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Adm: da febbraio 2015 nuova organizzazione territoriale dell’area monopoli 

16 dicembre 2014 - 10:28

Modifiche in vista nell'organizzazione dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, specie su base locale. A partire dal 1° febbraio 2015, il settore Monopoli sarà organizzato, su base territoriale, con un assetto simile a quello già esistente presso il settore Dogane. Ciò significa che le attuali sedi regionali saranno trasformate in Uffici dei Monopoli con l’aumento di due unità (che passano così da 14 a 16). L’ufficio, sede dirigenziale, sovraintenderà una o più Sezioni Operative Territoriali o, nei casi di realtà operative minori, un distaccamento. La mappatura definitiva degli Uffici e delle Sot sarà divulgata nei prossimi giorni.

Scritto da Alessio Crisantemi
Adm: da febbraio 2015 nuova organizzazione territoriale dell’area monopoli 

 

 

IL PLAUSO DEI SINDACATI - Una soluzione che ha trovato l'approvazione delle sigle sindacali che da tempo invocavano una soluzione di questo tipo, fin dalla prima ora successiva all’accorpamento, chiedendo all’Agenzia “soluzioni organizzative che consentissero a tutto il personale di avere dei riferimenti certi, omogenei su tutto il territorio nazionale, che identifichino la struttura di riferimento e la linea decisionale”. In particolare le sigle chiedevano di “superare quel senso di abbandono che per molti mesi ha albergato in qualche sede territoriale, con annesse situazioni di cattiva organizzazione o, ancora peggio, di svilimento delle potenzialità professionali del personale”, come evidenziato nello specifico dal Salfi.


RIMODULAZIONE ORGANICA - Durante la riunione del Comitato di gestione che si è tenuta nei giorni scorsi, inoltre, è stata rimodulata la dotazione organica dell’Agenzia che, sulla base delle disponibilità economiche derivanti dalle cessazioni dal servizio, presenterà agli organismi vigilanti – ovvero, la Ragioneria di Stato e il Mef - una proposta di aumento di 250 unità. Dal punto di vista economico, ciò si è reso possibile allocando maggiori posti sulla prima fascia economica soprattutto della terza Area, così aumentando gli spazi per futuri passaggi dalla seconda Area.

 

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