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Arezzo, ass. Bennati: "Governo vieti pubblicità al gioco"

19 dicembre 2014 - 08:55

Mentre al Senato riprendono i lavori sulla legge di Stabilità contenente il maxi-emendamento sul gioco duramente contestato dagli operatori del settore, anche nei territori si mantiene alta l'attenzione sul tema. A lanciare il grido d'allarme è assessore alla Famiglia e alla sicurezza del Comune di Arezzo Barbara Bennati, che chiede di sbloccare il testo unificato di legge approntato da Paola Binetti per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da gioco patologico bloccato in Commissione Bilancio per mancanza di copertura finanziaria e al Governo di vietare al più presto la pubblicità al gioco.

Scritto da Redazione GiocoNews
Arezzo, ass. Bennati: "Governo vieti pubblicità al gioco"

 


"L’obiezione della mancanza di copertura a causa del calo delle entrate nelle casse dello Stato - osserva Bennati - è infondata perché nella valutazione degli effetti della legge andrebbero considerati la riduzione del fenomeno della ludopatia e i connessi costi individuali e sociali. Ciò che non si spenderebbe più nell’azzardo si trasformerebbe inoltre per il 90% in consumi, i quali, in virtù delle aliquote fiscali più elevate rispetto a quelle mediamente applicate al settore dell’azzardo, produrrebbero per lo Stato maggiori introiti da imposte indirette".

 

"Credo inoltre che sia urgente e assolutamente necessario approvare il divieto di pubblicità dell’azzardo così come già avviene per l’uso del tabacco", prosegue l'assessore. "È senza giustificazione alcuna illustrare drammaticamente i pericoli del fumo su ogni pacchetto di sigarette mentre si diffonde ossessivamente su ogni mezzo di comunicazione la diseducativa cultura dell’azzardo. E' pertanto del tutto condivisibile la richiesta dei movimenti alla Commissione Bilancio del Parlamento affinché dia il proprio parere favorevole al testo unificato di legge per la prevenzione, la cura e la riabilitazione della dipendenza da azzardo patologico e/o che la delega fiscale incorpori i punti principali di tale normativa. Ci aspettiamo, pertanto, che i singoli parlamentari e le forze politiche responsabili e favorevoli a una legge di contenimento del fenomeno arrivino a una posizione comune in grado di raggiungere un primo sensibile, ragionevole e coerente obiettivo che tutti auspichiamo come il primo segno di una inversione di rotta".

 

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