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Delega, dibattito nei due rami del Parlamento su proroga tempi e norme sui giochi

19 marzo 2015 - 08:43

Oggi in Aula, alla Camera, ci sono le dichiarazioni di voto e il voto finale sul disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 4, recante misure urgenti in materia di esenzione Imu e che contiene anche la proroga dei tempi per l’attuazione della delega fiscale (anche in materia di gioco).

Scritto da Gt
Delega, dibattito nei due rami del Parlamento su proroga tempi e norme sui giochi

Intervenendo ieri in aula, il deputato del Movimento 5 Stelle Daniele Pesco si è soffermato proprio su questa dilatazione dei tempi: “La legge delega deve essere svolta in modo completo, ma non grazie a proroghe che rendono quanto meno indefinito il termine per l’attuazione. Va fatto veramente uno sforzo per riuscire a stare nei tempi, soprattutto perché finora i tempi sono stati gestiti male, visto che, ad oggi, è stata attuata solo una piccola parte della delega fiscale, non nella sua interezza”. Il pentastellato ha inoltre evidenziato: “Sulla delega fiscale abbiamo lavorato parecchio in Commissione finanze e anche qui in Aula e abbiamo dato una possibilità al Governo che però ha preso un po’ troppo tempo nel fare questa azione e solo ora ci dice che, a breve, consegnerà un gran numero di decreti legislativi, mettendo in condizioni precarie la Commissione finanze, che dovrà esaminare un gran numero di testi tutti assieme; logicamente il tempo che riuscirà a dedicare per un’analisi attenta e approfondita sarà veramente scarso”.

 

 

LA NORMATIVA SULLE GIOCHI – Anche il capogruppo del Pd in commissione antimafia, il senatore Franco Mirabelli, interviene sul tema della delega: “Rendere più stringente la normativa delle sale giochi e arrivare a una riduzione delle macchine nei locali pubblici sono sicuramente due principi a cui fare riferimento. Mi auguro che si arrivi a una legislazione chiara e non interpretabile sul gioco, che valga per tutto il territorio nazionale, garantisca la tutela dei minori e dei più deboli e riduca il numero di apparecchi da gioco con vincita in denaro, accessibili nei locali pubblici. Una normativa che, nell’autorizzare l’apertura delle sale, faccia comunque riferimento a una legislazione che garantisca l’antiriciclaggio, la tutela della legalità, lasciando alle questure e ai ministeri competenti il ’comando’”.

 

 

ANCORA EMENDAMENTI SUL GIOCO – Nonostante la legge di Stabilità e gli aggravi per i concessionari di slot e Vlt, nonostante l’imminente arrivo del Dlgs che darà attuazione all’articolo 14 sul gioco della legge delega, si continua comunque a chiedere interventi di innalzamento del Preu. A farlo, con un emendamento al disegno di legge n. 1813 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3, recante misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti, attualmente all’esame della sesta e decima commissioni del Senato, i senatori del M5S Castaldi, Girotto, Petrocelli, Bottici, che chiedono che “Ai soci di start-up innovative non si applica il contributo minimale di cui all’articolo 1, comma 3, della legge 2 agosto 1990, n. 233, e all’articolo 6, comma 7, della legge 31 dicembre 1991, n. 415». 10.2. Entro trenta giorni dalla data della pubblicazione della legge di conversione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale, con provvedimenti del direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, e` modificata la misura del prelievo erariale unico attualmente applicato sui giochi ed eventuali addizionali, nonchè la percentuale del compenso per le attività di gestione ovvero per quella dei punti vendita al fine di conseguire un maggior gettito, a decorrere dall’anno 2015, non inferiore a 800 milioni di euro”.

 

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