skin

Delega fiscale, associazioni no slot al Governo: 'Ecco la nostra ricetta contro il Gap'

03 aprile 2015 - 10:51

Vietare la pubblicità, mantenere i poteri di intervento degli enti locali, affidare allo Stato la cura del gioco patologico, e limitare ulteriori giochi e concessioni. Questi sono i punti cardine della piattaforma d'intenti condivisa da alcune delle associazioni e degli enti da tempo in prima linea nel contrasto al Gap e inviata a Governo e Parlamento in vista dell'attuazione dell'articolo 14 della Delega fiscale in materia di giochi. Un vero e proprio 'manifesto' sottoscritto da Consulta Antiusura, Associazione Movimento No Slot, Mettiamoci in Gioco, Alea, Movimento Slot Mob, AND-Azzardo e Nuove Dipendenze.

Scritto da Redazione GiocoNews
Delega fiscale, associazioni no slot al Governo: 'Ecco la nostra ricetta contro il Gap'

 


Un'azione nata dall'incontro delle associazioni nella redazione di Avvenire su iniziativa di monsignor Alberto D'Urso, segretario nazionale della Consulta Antiusura, e che si pone sulla linea seguita da tanti operatori del settore, rappresentanti del mondo dei consumatori e del sociale intenzionati a dare il proprio contributo alla redazione del testo definitivo del decreto attuativo dell'articolo 14 della Delega, atteso per la fine di aprile


NO PUBBLICITA' - "Occorre stabilire un divieto di pubblicità in qualunque forma e luogo (carta stampata, radio, televisione, internet, cartellonistica, sponsorizzazioni su tutti i mezzi pubblici) e il rilancio di notizie legate a 'grandi vincite' sulle televisioni pubbliche", si legge nel documento. "Tale divieto deve risultare totale, analogamente a quanto avviene per tabacco e superalcolici. Non ci si può limitare a stabilire fasce o aree protette perché tutti sono toccati, persone giovani (e anche giovanissime) e anziani più di ogni altro. Non si può neanche parlare di 'gioco responsabile' se i cittadini sono continuamente e fortemente sollecitati all’azzardo ogni volta che leggono il giornale, accendono il televisore o navigano su internet. La Repubblica italiana ha il diritto-dovere, di introdurre questo divieto e di impegnarsi per estenderlo a tutta la Unione Europea".

 

POTERE A ENTI LOCALI - Allo Stato, proseguono i firmatari del manifesto, "spetta certamente il compito di dettare regole e limiti inderogabili all’azzardo. Ma agli enti locali – Comuni e Regioni – deve continuare a essere riconosciuta la possibilità di introdurre ulteriori e più forti argini alla presenza e ai tempi dell’azzardo nei territori di loro competenza per tutelare la salute psichica e fisica dei cittadini e prevenirne impoverimento e sofferenza. Sottolineamo anche come l’aumento del consumo di gioco d’azzardo ha anche provocato la dilatazione del mercato del prestito a usura".

 

INSERIRE GAP NEI LEA - "Deve essere stabilito che l’industria dell’azzardo legale non può continuare a esibire la foglia di fico del finanziamento delle cure dei giocatori d’azzardo patologici. È lo Stato che deve farsi seriamente e concretamente carico del problema, riconoscendo e rendendo fruibili i Lea con la presa in carico da parte dei servizi pubblici delle persone con Gap tassando secondo giustizia le aziende dell’azzardo", si legge ancora nel testo dell'appello al Governo.

 

NO MORATORIE - Per le associazioni, "bisogna imboccare con decisione la via di una gestione delle attività legate all’azzardo nell’ottica della tutela della salute pubblica, perciò Invitiamo il Governo a prendere coerentemente la decisione, di procedere immediatamente ad una moratoria di ulteriori giochi e concessioni, ponendo in secondo piano l’ottica fiscale orientata alle mere entrate che portano a espandere l’offerta".

 

Articoli correlati