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Stabilità: soluzione possibile dopo l'incontro tra Mef e concessionari

28 aprile 2015 - 12:48

Roma - E' troppo presto per dire che il problema è rientrato e, quindi, che si sia trovato un accordo nel comparto new slot. Quello che è certo, tuttavia, è che l'incontro di questa mattina tra Ministero dell'Economia e i concessionari di rete è stato sostanzialmente risolutivo, segnando il passo rispetto alla situazione di stallo in cui si trova il comparto fino a questo momento e delineando una via di uscita. Ora però la palla torna di nuovo alla filiera che dovrà sfruttare le poche ore che restando prima della scadenza del 30 aprile per trovare la quadratura del cerchio.

Scritto da Ac
Stabilità: soluzione possibile dopo l'incontro tra Mef e concessionari

L'ESITO DELL'INCONTRO - Dalla riunione di oggi, com'era inevitabile, non si è usciti con la soluzione in tasca ma la situazione è senz'altro più chiara. Il governo, dal canto suo, ha esortato le società addette al versamento dei duecento milioni a raggiungere un accordo con le due principali associazioni di categoria che rappresentano le imprese di gestione sulle modalità di distribuzione delle quote, e contemporaneamente ad adottare gli strumenti di coercizione nei confronti di quei soggetti che, al contrario, non intenderanno aderire. In questo modo il governo conta di chiudere la lunga trattativa in corso con il settore e scongiurare il pericolo di veder sfumare l'incasso della prima tranche della quota imposta dalla Legge di Stabilità che rischierebbe di minare le fondamenta della manovra economica oltre alla credibilità dell'esecutivo, insieme a quella del settore.

LA POSSIBILE SVOLTA - Subito dopo la riunione al Mef, le rappresentanze di categoria di sono riunite in un vertice generale per tentare l'ennesima concertazione, ma questa volta su uno scenario più solido e con una scadenza ancora più imminente. Ben sapendo che non ci sarà un punto di non ritorno. In attesa di conoscere il verdetto della riunione, l'ipotesi più credibile sembra essere quella di vedere coperta l'intera cifra dei duecento milioni ad opera dei concessionari, come una forma di anticipo, però, rispetto all'intera filiera, stabilendo criteri certi per il recupero delle somme secondo una ripartizione concordata e al solo scopo di non veder saltare il settore.

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