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Modena: 'Gioco vietato negli edifici di proprietà comunale'

22 maggio 2015 - 09:19

Slot off limits negli stabili di proprietà comunale e divieto di pubblicità al gioco. Sono alcuni dei capisaldi dell'ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi consiliari ed approvato all'unanimità dal consiglio comunale di Modena.

Scritto da Fm
Modena: 'Gioco vietato negli edifici di proprietà comunale'

 


L'ordine del giorno è stato presentato dopo il ritiro di una serie di documenti originariamente in discussione nella seduta di ieri: 'Mozione per la prevenzione, contrasto e trattamento della dipendenza patologica dal gioco d’azzardo', da Mario Bussetti (Movimento Cinque stelle); 'Le Polisportive, soggetti senza fine di lucro, hanno chiesto al Comune di Modena l’autorizzazione ad affittare i loro spazi a soggetti terzi aventi fine di lucro? O addirittura ospitanti attività di sale da gioco?' e 'Gioco d’azzardo. No alle bische in edifici di proprietà del Comune di Modena', proposte dal consigliere Andrea Galli (Forza Italia).

 

 GALLI: 'QUESTIONE ETICA' - A commentare l'esito della seduta per Gioconews.it è proprio il consigliere forzista Galli: 'E' gravissimo che il gioco, ormai una vera e propria piaga sociale, sia ospitato in stabili del Comune. In particolare, qui a Modena c'è una polisportiva, che ha una concessione di diversi anni, che è diventata una vera e propria sala gioco, aperta tutto il giorno. All'ingresso ha pure fatto mettere un bancomat. Per questo, ho chiesto un accesso agli atti per sapere chi ha permesso tutto ciò e se gli uffici comunali hanno davvero autorizzato questa apertura".

 

IL TESTO DELL'ODG - Il Consiglio Comunale di Modena impegna il Sindaco e la Giunta "ad effettuare/commissionare/recuperare studi sulla diffusione delle diverse forme di gioco d’azzardo (macchinette, Vlt, gratta & vinci, lotto, software su Personal Computer, ecc.) a partire da una analisi sul numero e sul gettito fiscale degli esercizi che vedono / potrebbero vedere la presenza di slot-machines/Vlt/ altre forme di gioco d’azzardo, in modo da poter stimare con ragionevole precisione gli effetti economici di una riduzione tariffaria della Tari o Imu nel doppio scenario di applicarla ai soli esercizi che dismettano tali installazioni oppure a tutti quelli che non le hanno; a presentare i risultati della suddetta analisi in tempo per poter valutare l’inserimento di questa riduzione nel bilancio di previsione 2016".

 

RIDURRE ORARI APERTURA - In parallelo, al Comune si chiede di "effettuare una verifica di praticabilità delle seguenti azioni adottate da altri Comuni e su cui si hanno notizie 'non lineari' sulla possibilità di applicazione: al contrasto alle attività di riciclaggio legate in particolare ad alcune forme di gioco d’azzardo; al divieto dell'uso del bancomat nei locali con slot -machines e Vlt; all'obbligo di finestrature nei locali (onde evitare perdita di contatto con la realtà) e divieto di consumo di fumo e alcolici; alla limitazione dell’orario di apertura e obbligo di chiusura nella giornata di domenica. Per le sale di nuova apertura, all'obbligo di distanza minima dai luoghi sensibili (scuole, case di riposo e parrocchie); all’obbligo di inserire su ogni macchinetta un adesivo ben visibile, che avverta la clientela del potenziale pericolo".

 

TETTO MASSIMO DI LICENZE - Vengono inoltre richiesti la "definizione di un tetto massimo (tassativo) di concessioni di nuove aperture e una distanza adeguata fra un locale e l’altro; la introduzione di requisiti per il rapporto tra la superficie della sala e il numero di slot-machines e Vlt; l'utilizzazione degli strumenti urbanistici (PSC/POC/RUE) per impedire la localizzaione delle Sale Slot/Vlt etc nei centri abitati o in comparti residenziali; la promozione di uno stretto coordinamento, a livello comunale, tra le Istituzioni, Ausl, Associazioni degli operatori economici, Enti scolastici, Associazionismo e Volontariato sociale per analizzare le varie forme di dipendenza, compresa quella da gioco d’azzardo, in termini di rilevazione e di effetti, in modo da predisporre le migliori iniziative di prevenzione, contrasto e trattamento possibili, e valutarne i risultati".

 

FORMAZIONE E INFORMAZIONE - Per i consiglieri è inoltre necessaria la promozione di un percorso informativo, rivolto a tutte le cittadine e i cittadini, giovani e anziani compresi, incentrato e compreso. Servono "informazioni relative alla pericolosità dei giochi cosiddetti di alea, proposte alternative di intrattenimento responsabile e divertimento sano, la valorizzazione dell’impegno dei pubblici esercizi che intendano rinunciare alla offerta verso la propria clientela di strumenti come slot-machines e Vlt con modalità quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la pubblicazione dell’elenco di detti esercizi sul sito del Comune, oppure il rilascio di di adesivi identificativi (si ricorda che già la regione Emilia-Romagna ha previsto il rilascio di un marchio specifico “Slot freE-R” ai gestori di esercizi che scelgono di togliere o non installare macchinette per il gioco d’azzardo)". 

 

L'AZIONE DEL COMUNE - Come peraltro reso possibile dall'Art. 13 del “Regolamento Comunale per la Concessione in Diritto di Superficie di Aree Comunali, approvato il 7/4/2014, si richiede al Comune di:  impedire la installazione di apparecchi per il gioco d'azzardo (slot machines, Videoslot etc) negli spazi di proprietà/disponibilità comunale dati in locazione, convenzione, comodato etc; comunicare agli utilizzatori, in qualsiasi forma, di spazi comunali con contratti con società che gestiscono strumenti per il gioco d'azzardo, che alla fine dei contratti in essere, ad oggi, non sarà consentita la ulteriore proroga o la stipula di altri contratti che abbiano in oggetto la concessione degli spazi comunali per il gioco d'azzardo". In relazione al punto precedente, il Comune deve richiedere ai suddetti utilizzatori comunicazione ufficiale della data di scadenza del contratto con società che gestiscono strumenti per il gioco d'azzardo, in modo da poter monitorare l'effettivo piano di dismissione; verificare la possibilità di impedire l'accesso ai giochi online nella rete wi-fi gestita dal Comune di Modena; attribuire forme di penalizzazione agli esercizi che partecipano a bandi commerciali emanati dal Comune per spazi e luoghi della città oggetto di interventi di riqualificazione/rilancio etc. 

 

L'IMPEGNO AL GOVERNO - L'odg chiede ai parlamentari modenesi: "di attivarsi concretamente per arrivare alla definizione di strumenti normativi di livello nazionale attuativi della legge n.189 del 8 novembre 2012 (c.d. “Decreto Balduzzi”), e in generale di norme che consentano agli Enti locali di affrontare efficacemente il fenomeno della ludopatia e delle sue conseguenze economico-sociali, di censire e verificare le ragioni dell'eccessivo numero di concessioni nazionali per VLT operando in maniera che possano ridursi significativamente".

 

 

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