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Friuli, M5S: 'Rimuovere entro 2 anni slot sotto 500 metri da luoghi sensibili'

22 febbraio 2016 - 15:01

Il Movimento cinque stelle del Friuli presenta emendamento a legge sul commercio, chiesta applicazione distanziometro slot entro 2 anni.

Scritto da Fm
Friuli, M5S: 'Rimuovere entro 2 anni slot sotto 500 metri da luoghi sensibili'


Si torna a parlare di contrasto al gioco sui banchi della Regione Friuli Venezia Giulia, grazie ad un emendamento alla legge sul commercio depositato dal Movimento Cinque stelle, che impone di rimuovere entro 2 anni le slot, poste entro 500 metri dai luoghi sensibili, già presenti prima dell'entrata in vigore della legge regionale sul Gap del 2014. A spiegare i dettagli a Gioconews.it è il consigliere Andrea Ussai.


"La legge regionale del Fvg prevede già agevolazioni fiscali assieme alla previsione del contrassegno 'no slot' ma al momento non è applicata", ricorda Ussai. Da qui l'emendamento pentastellato che "dovrebbe essere votato mercoledì o giovedì" (24-25 febbraio, Ndr), che dispone un articolo aggiuntivo a firma dei consiglieri Ussai, Bianchi, Dal Zovo, Frattolin e Sergo, da aggiungere dopo l'articolo X.


IL TESTO DELL'ARTICOLO - "Gli apparecchi da gioco di cui al comma 1 dell’articolo 6 della Legge regionale 14 febbraio 2014, n. 1 (Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate) già installati negli esercizi pubblici all'entrata in vigore della medesima legge devono essere rimossi entro due anni dall'entrata in vigore della presente legge".


COME BOLZANO - Il testo, sottolinea Ussai, "richiama la legge della Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige 11 ottobre 2012, n. 17 che modifica la legge provinciale 14 dicembre 1988, n. 58 (Norme in materia di esercizi pubblici)".

 

Sul punto si è espresso anche il Tar di Bolzano, "affermando che i titolari delle sale da gioco non possono vantare alcun affidamento 'al mantenimento degli apparecchi da gioco, avendo il legislatore, con una norma sopravvenuta, ritenuto contraria all’interesse pubblico la messa a disposizione di tali giochi negli esercizi pubblici che si trovino nel raggio di 300 metri dai luoghi che lo stesso legislatore ha individuato come sensibili… ed è rimesso alla discrezionalità del legislatore regolare lo stato dei rapporti pendenti, valutando la scelta tra retroattività ed irretroattività, con il solo limite che la scelta risponda a criteri di ragionevolezza e non siano contraddetti principi e valori costituzionali' (sentenza n. 22 del 2015, che conferma l’orientamento già assunto in passato dallo stesso Tar; nello stesso senso anche le sentenze Tar Lazio n. 7700 del 2013 e n. 3122 del 2014)".
 

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