Il contratto stipulato dalla Figc con una società leader nel campo delle scommesse per la sponsorizzazione della nazionale di calcio continua a tenere banco nelle aule dei consigli degli enti locali. L'ultimo a chiederne la revoca è il Comune di Campoformido, paese di 7mila abitanti in provincia di Udine.
Nel consiglio comunale in programma martedì 22 novembre, in calendario c'è un ordine del giorno proposto dall'assessore all'Istruzione Elisa Mariuz, sottoscritto dal sindaco Monica Bertolini e da tutta la Giunta, "per esprimere il disappunto nei confronti della sponsorizzazione scelta da Federcalcio ", chiendole di valutare "l'ipotesi di cambiare sponsor".
L'odg inoltre auspica che "la Regione Friuli Venezia Giulia, da sempre terra di sportivi anche ad alto livello, e sede di numerosissime società sportive calcistice federate proprio Figc, ne dichiari la sua contrarietà; che tutte le amministrazioni comunali che condividono il nostro pensiero prendano a loro volta posizione sull'argomento poiché riteniamo sia la stessa amministrazione il primo punto di riferimento di tutti i cittadini".
Come conferma Mariuz a Gioconews.it questa richiesta nasce dall'impegno di lungo corso del Comune di Campoformido a difesa del gioco sano e responsabile. Una 'tradizione' che si è consolidata nel marzo 2016 con la firma di "un protocollo d'intesa per un progetto sperimentale di prevenzione delle dipendenze, fumo, alcol, droga e comportamenti a rischio, con il coinvolgimento di amministrazione comunale, Università di Udine, ASUIUD e Istituto Comprensivo di Pozzuolo", che coinvolge tutte le scuole cittadine dalla quarta elementare alla terza media. Modalità che poi vengono replicate nel progetto 'Unplugged' destinato ai ragazzi dell'Istituto Comprensivo. In più, sottolinea l'assessore, "a Campoformido ha sede un'importante associazione, seguita per la sua attività da molte nel territorio nazionale, la cui mission è proprio la lotta al gioco d'azzardo e moltissimi bambini sono federati Figc grazie a una storica
associazione calcistica locale che cerca di trasmettere i valori dello sport sano".
Intanto, ancora prima della sua discussione a Campoformido, "altri comuni dell'hinterland di Udine hanno manifestato l'intenzione di presentare lo stesso ordine del giorno nei loro consigli comunali", conclude Mariuz.
Per la cronaca, il paese noto per aver dato il nome nel 1797 al Trattato con il quale Napoleone I cedeva il Veneto all'Austria, non ha neppure una sala giochi, e l'unico bar in cui erano installate slot ha chiuso.