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Conferenza Unificata: il 9 febbraio il gioco non c'è

08 febbraio 2017 - 15:50

Convocata la Conferenza Unificata, ma nella seduta straordinaria del 9 febbraio non si parlerà di gioco.

Scritto da Amr
Conferenza Unificata: il 9 febbraio il gioco non c'è

La Conferenza Unificata Stato, Regioni ed Enti locali è stata convocata in seduta straordinaria per il 9 febbraio ma, come previsto, non è all'ordine del giorno l'intesa sul riordino dell'offerta di gioco, tema che sarà invece affrontato dalla Conferenza delle Regioni in programma nella stessa giornata, ma in mattinata.

Anche se nella precedente Conferenza Unificata 'ordinaria', la scorsa settimana, pareva che il punto finale potesse essere scritto il 9 febbraio, resta ancora qualche nodo da sciogliere, soprattutto per quanto riguarda il rispetto dei distanziometri da parte dei locali di tipo A. Sullo sfondo, le ripetute affermazioni da parte del sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, che il governo non ha alcuna intenzione di procedere in maniera unilaterale su quella che è la sua proposta.

IL SOSTEGNO DI GORI - Intanto, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori torna a esprimere una valutazione positiva sull'operato e la proposta governativa. Sul settimanale Vita, scrive: "La proposta del Governo sulla regolamentazione del gioco d’azzardo non risolve certo tutti i problemi ma rappresenta un significativo passo avanti. È infatti la prima volta che il Governo dimostra una concreta volontà di riduzione dell’offerta di gioco".
Inoltre, "È vero, si concentra principalmente sulle slot. Per quanto riguarda le Vlt si limita a bloccarne l’ulteriore diffusione; sulle sale scommesse si ferma ad una riduzione di circa il 25 percento; non nomina neppure le lotterie istantanee (che sono a loro volta un problema da affrontare invece seriamente). Ma contiene finalmente degli impegni precisi, il cui traguardo è una riduzione di circa il 50 percento (io penso di più) degli attuali punti gioco. Dagli attuali 96.800, nel giro di tre anni, scenderemo a meno di 50.000. Significa che non avremo più un’offerta di gioco dilagante, ubiqua, distribuita in ogni bar e in ogni tabaccheria. E questo è un grande risultato".

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