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Umbria, Sert: 'Gap e dipendenze, tutelare i giovani'

26 maggio 2017 - 11:08

In audizione in III commissione del consiglio dell'Umbria rappresentanti dei Sert chiedono cure per giovani colpiti da Gap e altre dipendenze.

Scritto da Redazione
Umbria, Sert: 'Gap e dipendenze, tutelare i giovani'

 


“Le dipendenze sono in continua crescita fra i giovani, ma non si tratta più solo del consumo di droghe, come qualche tempo fa, ma anche di dipendenze comportamentali, come quella dal gioco d'azzardo o dall'utilizzo prolungato di internet".

Sono alcune delle considerazioni fatte nell'audizione della Terza commissione del Consiglio regionale dell'Umbria dai rappresentanti dei Sert e dei Dipartimenti salute mentale, richiesta dal consigliere Marco Squarta (Fratelli d'Italia) che ha presentato una mozione con cui si vuole impegnare la giunta regionale a “promuovere un nuovo modello di intervento e di presa in carico precoce dei pazienti più giovani”.

Tutti gli intervenuti (Mariano Pedetti-responsabile Sert media valle Tevere, Sonia Biscontini-direttore Dipartimento dipendenze Asl 2, Claudia Covino-dirigente Ser.T Asl 1, Luciano Bondi-dirigente Servizio alcologia della Usl 1, Mariella Rosi-dirigente medico Ser.T Altochiascio, Mariella Salciarini-Dipartimento Salute mentale Usl 1 Altochiascio e, per la Giunta regionale, Angela Bravi-direzione Salute e welfare dell'assessorato alla
sanità) hanno affermato che servirebbe una “rete trasversale di collaborazioni molto strette fra i professionisti, che possano sviluppare gruppi di lavoro per seguire gli utenti utilizzando la rete e tutte le potenzialità disponibili. Accanto a ciò gioca un ruolo fondamentale la scuola per quanto riguarda la prevenzione e già si vedono i risultati
positivi con la 'peer education', che valorizza il contributo degli stessi ragazzi in favore dei loro coetanei, bypassando la difficoltà degli adulti di trovare il lessico e il modo giusto per incidere sulla consapevolezza e sui comportamenti dei giovani”.
 
“Potrebbero essere necessari – è stato evidenziato - momenti di residenzialità per i minori in cura, ovviamente non dentro i reparti ospedalieri, ma in strutture dedicate. In Umbria abbiamo solo comunità a valenza socio-educativa, ma c'è necessità di comunità a valenza terapeutica, per evitare che i ragazzi vadano in strutture fuori regione e non possano più essere adeguatamente seguiti da chi li ha presi in carico. I
servizi di cura si occupano di chi soffre per un disagio già espresso e conclamato, ma il fenomeno del consumo di sostanze è molto più ampio e molte persone non accedono ai servizi.
I dati rilevati sui giovani in età scolare dicono che al primo posto fra le problematiche di abuso e di dipendenza c'è l'alcol, con l'80 percento dei ragazzi che ha dichiarato di aver bevuto forte almeno una volta nell'anno in corso. Al secondo posto fra le dipendenze vi è il gioco d'azzardo, a seguire il consumo di cannabis (lo ha ammesso il 27 per cento dei ragazzi), tabacco (25 per cento) e poi le altre sostanze, in percentuali notevolmente minori, pur trattandosi però di sostanze più pericolose come cocaina (2,9 per cento) e eroina (1,9)”.
 

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