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Beni (Pd): 'Il problema non è il gioco ma l'approccio sbagliato'

30 novembre 2017 - 10:18

L'intervento del deputato del Partito Democratico Paolo Beni al tavolo nazionale sul gioco d’azzardo.

Scritto da Sara Michelucci
Beni (Pd): 'Il problema non è il gioco ma l'approccio sbagliato'

Roma - "I pregiudizi ideologici servono a poco. Il problema è l'approccio sbagliato al gioco, non il gioco in sé". Ha esordito così Paolo Beni deputato del Partito Democratico, intervenuto al tavolo nazionale sul gioco d’azzardo, organizzato congiuntamente dall’Istituto Milton Friedman Institute, dalla Società Italiana Intervento Patologie Compulsive (SIIPaC) e dall’Associazione La Sentinella, oggi giovedì 30 novembre a Roma.

Secondo Beni non è così semplice parlare di gioco: "In questa legislatura di passi in avanti se ne sono fatti, ma siamo di fronte a un tema che intreccia livelli di approccio diversi. Il giro di affari del settore è significativo e nasconde al suo interno chi gioca con moderazione e chi non lo fa. È vero che l'offerta di gioco legale è stata ampliata per restringere il campo della illegalità, ma è pur vero che senza ulteriori passaggi può diventare luogo di infiltrazione criminale".
Beni affronta anche il problema del gioco online: "A volte è difficile da controllare, soprattutto quando vi sono di mezzo siti senza concessione. Quindi ci sono diversi temi da affrontare, partendo da un approccio che si basi su educazione e prevenzione. È interesse in primis per gli operatori del mercato individuare comportamenti patologici e controllarli. Va trovato un punto di equilibrio tra interesse erariale e tutela socio-sanitaria".
Un parere anche sul lavoro del Governo in questi mesi: "Il sottosegretario Baretta sta cercando di evitare che si creino situazioni a macchia di leopardo. Bisogna quindi arrivare a una norma nazionale che dia i criteri. È una questione ancora una volta di equilibrio. In Commissione Affari sociali della Camera stiamo portando nuovamente avanti il Ddl sul Gap che in passato si era arenato".
E sul riordino? "Ci sono le scelte giuste come la riduzione delle slot, la certificazione delle sale, la rottamazione delle vecchie slot e l'arrivo di macchine più sicure. Non serve il proibizionismo, ma si può trovare un punto di equilibrio tra diverse esigenze. Questo è il ruolo della politica, quello di fare sintesi e mi auguro che il Governo prima della fine della legislatura faccia il decreto attuativo".

 

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