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Liguria, Viale: 'Piano Gap bloccato senza fondi ministero'

26 gennaio 2018 - 10:37

Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Liguria, torna a chiedere al Governo di sbloccare i fondi ministeriali per i piani regionali sul Gap.

Scritto da Fm
Liguria, Viale: 'Piano Gap bloccato senza fondi ministero'

Mentre sono ancora in corso i tavoli di confronto con operatori del gioco e del sociale per la stesura della nuova legge sul Gap, prevista entro la primavera, la Liguria cerca di andare avanti con la prevenzione del Gap dal punto di vista sanitario. Ma a che punto è l'attuazione delle misure previste dopo il blocco dei fondi ministeriali conseguente la pronuncia del Tar Lazio dello scorso ottobre? Lo abbiamo chesto a Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità e Politiche sociali.

"Auspico che il Governo trovi al più presto una soluzione. L’errore procedurale commesso dal ministero blocca tutte le Regioni che avevano predisposto
progetti e importanti su un tema delicato e urgente come quello delle ludopatie.  Regione Liguria ha elaborato progetti per il contrasto a queste patologie, che ci auguriamo potranno essere realizzati al più presto, considerata l’attualità di questo tema che deve essere oggetto di campagne mirate di educazione e sensibilizzazione, soprattutto rivolte alle fasce giovanili. Tra le iniziative che potranno essere messe in campo, non appena saranno sbloccate le risorse nazionali, la cui assegnazione avverrà attraverso procedure trasparenti, anche la sottoscrizione di un accordo innovativo a livello nazionale per contrastare il gioco on line, accompagnata da una campagna di comunicazione diffusa e mirata con l’attivazione di un numero verde regionale per il Gioco d’Azzardo Patologico (Gap) che offrirà immediata consulenza e ascolto e provvederà a mettere in contatto diretto la persona con il servizio specifico più vicino, intercettando efficacemente le richieste di aiuto, grazie alla preparazione specifica degli operatori. Il nostro obiettivo è riuscire ad ‘agganciare’ chi chiede aiuto così da inserire le persone in difficoltà affette da ludopatie in un percorso di  cura efficace. Proseguono, inoltre, le attività di presa in carico e cura dei soggetti ludopatici nei Sert dei dipartimenti di Salute mentale e dipendenze come da consuetudine. Tuttavia, in mancanza delle risorse nazionali, le iniziative previste dal Piano regionale non potranno essere realizzate con fondi regionali".
 
 
GAP, AZIONE TERRITORIALE - La Liguria, che a dicembre ha approvato il piano sanitario regionale 2017-2019, comprensivo di maggiori cure per i malati di Gap, ha le idee chiare su quello dedicato solo a questo tipo di patologia.
"Il Piano è stato elaborato dal gruppo di lavoro costituito nell’ambito del tavolo tecnico dell’Osservatorio regionale sul gioco d’azzardo, con il contributo di tutti gli attori che da anni si occupano di gioco d’azzardo, allo scopo di individuare le misure più idonee per contrastare il gioco patologico, sia in termini di prevenzione, sia in termini di cura e riabilitazione. Le azioni sono state pensate sia a livello regionale, in particolare per quanto riguarda la formazione agli operatori e la comunicazione nelle attività di prevenzione, sia a livello territoriale, nel rispetto delle differenze che ogni realtà
presenta. Le attività previste sono: monitoraggio del fenomeno da un punto di vista epidemiologico (indagine sulle caratteristiche del soggetto ludopatico) sia dal punto di vista dell’offerta di gioco sul territorio; promozione di strategie di comunicazione che rendano efficaci le informazioni divulgate; attività di prevenzione e comunicazione, in collaborazione con le scuole e con i giovani; attività progettuali di trattamento cura, riabilitazione che affianchino ai protocolli esistenti percorsi di cura sperimentali, anche residenziali a breve termine. In particolare, il Piano prevede l’avvio su tutto il territorio di una ricerca finalizzata alla prevenzione del fenomeno in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche – Università degli Studi di Genova. L’obiettivo è quello di monitorare il gioco d’azzardo in Liguria, attraverso un’analisi della distribuzione territoriale e dei costi economici e sociali connessi. Il report potrà quindi costituire uno strumento di programmazione delle politiche socio sanitarie", sottolinea Viale.
 
 
LE ATTIVITÀ DELLE ASL - Inoltre, "il Piano prevede altre azioni a livello di singole Asl: per quanto riguarda la Asl 1 Imperiese, una campagna di informazione rivolta alla popolazione locale sui rischi connessi al gioco d’azzardo patologico (ad esempio è stato organizzato un convegno ad ottobre all’interno del Casinò di Sanremo aperto alla popolazione per sensibilizzare sui rischi connessi al gioco); nel territorio della Asl 2 Savonese è prevista l’attivazione di un progetto rivolto ai giovani 'Punta su di te, puntiamo su di noi' con la creazione di nuovi ‘spazi’ appetibili per i ragazzi e con il loro coinvolgimento diretto (tra cui una barca a vela di 19 metri a disposizione per il progetto per i prossimi 10 anni). A questi spazi i giovani potranno rivolgersi sia per
trovare ascolto, sia per co-costruire interventi a favore dei coetanei (peer education). La Asl 3 Genovese ha in programma l’apertura del primo 'Sportello di
ascolto e primo intervento' per fornire consulenza ed orientamento precoce a utenti e famiglie, oltre che a singoli o istituzioni, che vogliano attivarsi concretamente nei territori con attività di prevenzione e sensibilizzazione. Nel territorio della Asl 4 Chiavarese il piano prevede l’avvio del progetto 'Il- Ludopatia' attraverso attività di prevenzione nelle scuole rivolte agli insegnanti che seguiranno un corso di formazione sul mondo del web. Nello spezzino, infine, l’Asl 5 Spezzino ha elaborato un progetto di prevenzione e informazione 'Are you ready?' rivolto alla popolazione studentesca attraverso la somministrazione e restituzione di un questionario ad hoc sul gioco d’azzardo patologico", conclude il vicepresidente della Regione Liguria.
 
 

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