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Sostegni alle imprese, nel nuovo Dl Cig 'scontata' per le sale gioco

21 gennaio 2022 - 14:32

Per il Dl sostegni approvato dal Cdm anche i gestori di sale gioco che sospendono o riducono l’attività ricorrendo alla cassa integrazione sono esonerati dal pagamento della contribuzione addizionale.

Scritto da Redazione
Sostegni alle imprese, nel nuovo Dl Cig 'scontata' per le sale gioco

Ricorso alla cassa integrazione scontato per hotel e agenzie di viaggio, ristoranti, bar, mense e catering, parchi divertimento, stabilimenti termali, discoteche, sale da ballo e sale giochi e bingo, ma anche per i musei e radio taxi.

Questa è una delle misure incluse nel decreto legge "Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico" approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta di oggi, 21 gennaio.

In base al provvedimento, i datori di lavoro che, dal 1° gennaio al 31 marzo 2022, sospendono o riducono l’attività ricorrendo agli ammortizzatori sociali, sono esonerati dal pagamento della contribuzione addizionale. Questa ammonta al 9 percento della retribuzione per le richieste di Cig fino a 52 settimane; al 4 percento per chi utilizza il Fondo di integrazione salariale. Per il 2022 a questa misura sono destinati 80,2 milioni di euro.

Il Dl, inoltre, prevede anche il rifinanziamento da 20 milioni di euro del fondo per i parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici.

Ci sarà anche un Fondo per il rilancio delle attività economiche a sostegno del commercio al dettaglio, istituito presso il ministero dello Sviluppo economico.
In questo caso gli aiuti sono in forma di contributo a fondo perduto e per accedervi le imprese devono presentare un ammontare di ricavi riferito al 2019 non superiore a 2 milioni e aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30 percento rispetto al 2019.
Questi i criteri di riparto delle risorse: il 60 percento è destinato ai soggetti con ricavi relativi al periodo d'imposta 2019 non superiori a 400 mila euro; il 50 percento ai soggetti con ricavi relativi al periodo d'imposta 2019 superiori a 400 mila euro e fino a 1 milione; il 40 percento i soggetti con ricavi relativi al periodo d'imposta 2019 superiori a 1 milione e fino a 2 milioni.

Agli organizzatori di feste e cerimonie, ristoranti e attività di ristorazione mobile, bar e altri esercizi simili senza cucina, gestione di piscine andranno 40 milioni di euro. Potranno fare richiesta di ristori le attività che presentano cumulativamente i seguenti requisiti: nell'anno 2021, hanno subito una riduzione del fatturato non inferiore al 40 percento rispetto al fatturato del 2019; hanno registrato, nel periodo d'imposta 2021, un peggioramento del risultato economico d'esercizio in misura pari o superiore alla percentuale definita con il decreto del ministro dell’Economia e delle finanze numero 73 del 2021.
 

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