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Amusement e norme Ue, petizione va in commissione Mercato interno

27 giugno 2022 - 11:14

Montserrat (Parlamento Ue) comunica che la petizione di Bernardi su regole amusement e direttiva Bolkestein sarà esaminata dalla commissione Mercato interno.

Scritto da Redazione
Amusement e norme Ue, petizione va in commissione Mercato interno

Buone notizie per la petizione inviata al Parlamento europeo da Eugenio Bernardi, consulente tecnico specializzato nel comparto degli apparecchi di puro intrattenimento, che più volte ha espresso le sue perplessità sulle nuove regole tecniche per il comparto varate lo scorso anno dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

La presidente della commissione Petizioni del Parlamento europeo, Dolors Montserrat, comunica infatti che tale petizione - che riguarda il mancato rispetto della direttiva dell'Unione europea 2006/123/Ce, conosciuta come Bolkestein, che esclude i giochi senza vincita in denaro, mentre Adm non ne riconosce l'applicazione chiedendo la certificazione anche di giochi come calciobalilla, ping pong, dondolanti - è stata accettata e trasmessa per ulteriori indagini alla Commissione europea e alla presidente della commissione Mercato interno e consumatori del Parlamento europeo.

 

IL “SUCCO” DELLA PETIZIONE – Nel portale del Parlamento europeo dedicato alle petizioni è disponibile un “riassunto” delle istanze di Bernardi.
“Il firmatario ritiene che il decreto adottato nel maggio 2021 equipara erroneamente i giochi destinati esclusivamente al divertimento e all'intrattenimento in locali aperti al pubblico con i giochi che implicano il gioco d'azzardo nel senso stretto del termine, e che ciò imponga dei limiti ai primi e sia fuori luogo passo con le norme dell'Ue sulla libertà di stabilimento e la libera circolazione delle merci e con la direttiva 2006/123/CE sui servizi nel mercato interno. Sottolinea che, secondo la nuova norma, i giochi come il calcio balilla, la carambola, il biliardo, il flipper, le freccette e le giostre per bambini senza premi in denaro sono soggetti a gravose certificazioni, in quanto se fossero macchine a premi in denaro – per esempio Awp o slot machine o Vlt. Il firmatario prosegue descrivendo come l'Adm abbia riorganizzato le disposizioni per i giochi senza premi in denaro e applicato regole equivalenti a quelli per le macchine con premi in denaro e ha introdotto nuove regole tecniche per la loro produzione, importazione, verifica e amministrazione, e prosegue spiegando come questi giochi, destinati all'uso in locali aperti al pubblico, debbano essere certificati da una certificazione ente e dispongano della relativa autorizzazione, ma che né le procedure né le piattaforme telematiche che consentirebbero l'avvio dell'iter autorizzativo non sono ancora state poste in essere, impedendo così agli operatori di regolarizzare la propria posizione, aumentando anche sensibilmente i costi di esercizio. Sostiene che il decreto è contrario alla Direttiva 123/2006/CE (la 'Direttiva Servizi', come recepita dal legislatore, con la conferma che gli unici servizi esclusi dall'ambito di applicazione del decreto sono i 'giochi d'azzardo, comprese le lotterie, le operazioni di scommesse e le attività di casinò ...' (qui 'giochi d'azzardo' significa giochi con la distribuzione di premi in denaro). Sostiene fermamente che tale decisione dirigenziale n. 151294 del 18 maggio”.
 

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