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Andamento casinò, dati col contagocce e trend nazionale vago

27 gennaio 2024 - 10:43

Rispetto al passato è diventato più difficile analizzare il trend nazionale dei casinò: alla ricerca delle motivazioni.

Scritto da Mauro Natta
Foto di Elsa Olofsson su Unsplash

Foto di Elsa Olofsson su Unsplash

Sino a qualche anno fa si potevano leggere notizie più complete sui proventi delle case da gioco, ora è divenuto veramente difficile essere aggiornati.
Mi piaceva fare confronti, vedere le quote di mercato per ogni singolo gioco da tavolo, proporre l’incidenza dei proventi slot sul totale; era tutto un chi va su e chi va giù e si verificava il trend di ogni casa da gioco.
Al riguardo del trend, quello del mercato nazionale era una mia costante perché in ciò vedevo o pensavo di vedere l’andamento stagionale anche in rapporto alla posizione geografica e lo è ancora per quanto possibile. Ricordo i numeri relativi a Campione d’Italia di cui vedevo, allora, nella stagione invernale, i migliori. Mi ha spesso stupito constatarlo in quanto lo confrontavo con Sanremo che, a parte il periodo del Festival, non mi procurava le stesse sensazioni giuste, almeno per me, o errate che fossero.

Non ho compreso la o le motivazioni per cui non si trova l’interesse di un tempo a conoscere l’andamento del mercato nazionale, forse perché manca una specifica associazione? Sino a qualche tempo fa c’era la Federgioco, mi pare. Ho sempre pensato che una sorta di collaborazione, anche se concomitante al fattore concorrenziale, poteva essere utile; forse mi sbagliavo. 
Ricordo che, almeno per quanto alle gare di chemin de fer ed altre manifestazioni, ad esclusione del Sant’Ambrogio, le date mi parevano concordate. Ma, se non erro, i controllori comunali in servizio al casinò di Sanremo hanno pubblicato un elaborato con i proventi dei casinò italiani ad iniziare dal 1986 e sino al 2022; lo si può trovare in internet unitamente ad altre notizie che potrebbero attenere ad altri aspetti e/o problematiche di una casa da gioco.

Sicuramente sarebbe il massimo poter disporre dei bilanci ma è impossibile e, quando poi sono disponibili per ciò che si può trovare in internet non è più interessante come lo sarebbe stato con la possibilità concomitante che, però, è una utopia solo a minimamente pensarlo.
Come credo, e se ne saranno accorti in molti, non tralascio mai l’occasione per evidenziare, nei proventi, l’incidenza delle slot machines sul totale, la quota di mercato suddivisa relativamente ai giochi da tavolo presi singolarmente e, questo non sempre, il dato più che altro statistico ma non solo, del raffronto tra introiti, divisi come citato, e presenze. Forse l’ho già scritto e lo scriverò, certi raffronti statistici non sono sempre graditi ma, come ritengo, li trovo interessanti. A mio avviso ha anche una utilità pratica, quella di rendere l’idea della qualità del gioco. A dire il vero ci sarebbe una ulteriore indicazione che, personalmente, reputo validissima ma, in questo caso, invaderei il campo dei controlli trovandomi fuori tema.

È più che certo, con la disponibilità dei bilanci e dei relativi allegati, bene inteso non tutti perché non ci si deve allargare oltre il necessario, possiamo iniziare un esame della situazione più attenta ai fatti gestionali di interesse generale. Rileva poter disporre del conto economico e, di questo, il valore della produzione e i costi della stessa.
Più precisamente i ricavi netti, ovvero al netto delle mance,  il costo e la consistenza numerica del personale; sarebbe il massimo, ma è una fantasticheria derivante dal mio passato da sindacalista impegnato, le ore tavolo, ovvero quelle effettivamente lavorate. Cerco di non correre, e non sempre mi riesce, con il pensiero nell’esprimere la realizzazione di eventi impossibili!

Molto probabilmente, mi rimane il dubbio che mi attanagliava quando ancora ero dipendente e che mi ha seguito ancora per qualche tempo. Ora ogni tanto, mi si presenta di leggere che i ricavi totali sono aumentati in percentuale rispetto all’anno precedente, che pur avendo disponibili separatamente giochi da tavolo e slot machines non sono tenuti in conto e non sono ben accolte le mie precisazioni ivi compresi i rapporti tra introiti e presenze che  sono cresciute e non si fa alcun cenno ai costi anche se questi sono noti perfettamente alle gestioni mi sorge, appunto il dubbio che la situazione non sia proprio come quella che si intende presentare.

Mi permetto, in chiusura, una domanda: cosa c’è di più utile e, a volte, bello che conoscere dell’incidenza dei proventi slot sul totale calata dall’anno precedente, che la quota di mercato è soddisfacente per quanto ai giochi da tavolo, che le presenze, pur non avendo fatto registrare un incremento notevole, indicano un certo miglioramento qualitativo a tutto beneficio del fattore occupazionale. 

Definitivamente concludo con un invito rivolto a chi gli elaborati citati non li conosce ancora, di andarli almeno a visionare perché potrebbero dimostrarsi quanto meno interessanti se non utili.
 

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