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Casinò, investire su clientela di qualità e professionalità

14 novembre 2024 - 11:21

Cosa può ancora attrarre i giocatori in un casinò 'fisico'? L'analisi dell'esperto di gaming Mauro Natta.

Scritto da Mauro Natta
© Joshua Golde / Unsplash

© Joshua Golde / Unsplash

Tra la concorrenza nel gioco d’azzardo autorizzato, per i casinò e non solo in Italia, si può considerare che l’online per tante ragioni sia la più rilevante, in quanto offre la possibilità, tra l’altro, di puntare da casa comodamente seduto sul divano e con un bicchiere in mano.
Per non parlare della comodità di giocare in un qualunque momento tramite il telefonino a quello che preferiscono e ne hanno molti da scegliere; è sufficiente un tempo limitatissimo risparmiando il viaggio che a volte può anche destare qualche piccola o grande preoccupazione.


La comodità per raggiungere un casinò incomincia a pesare sulle scelte gestionali da adottare in un periodo non troppo clemente non tanto per il meteo quanto per la situazione economica generale. Il rivolgersi ad una clientela di qualità potrebbe costituire una necessità operativa, forse, irrinunciabile a fronte della certezza del costo di produzione, servizi compresi che obbliga a considerare il valore della produzione dopo una attentissima e scrupolosa considerazione del rapporto costi/benefici non semplice da calcolare.
Siamo giunti al punto di dover esplorare il trend del mercato nazionale alla ricerca della domanda e, se in quell’ambito, possiamo trovare la qualità del gioco e, ed è ancor più rilevante, delle ipotetiche presenze.
Ad esempio l’anno seguente alla ricostituzione del mercato nazionale dei quattro casinò autorizzati, dopo la chiusura di Campione, troviamo:

Anno 2022

 

 

 

 

Totale ricavi

43.523.009

62.400.054

40.503.682

104.435.224

Totale slot

34.357.677

33.428.110

27.566.090

59.877.082

Totale giochi tavolo

19.165.332

28.971.944

22.937.592

54.558.142

Quota mercato

17,35%

24,87%

16,15%

41,65%

 

Scendendo nello specifico: lo chemin de fer è attivo solo a Saint Vincent (seconda colonna) e a Venezia (quarta colonna) e lo si potrebbe coniugare, in questa seconda segnalazione, con l’ottimo andamento del punto banco.
La roulette francese è attiva in soli tre; Saint Vincent pare orientato alla fair scartando quella tradizionale.
Se da un lato  si può comprendere da parte mia che l’incidenza slot sul totale dei ricavi sia abbastanza elevata in generale, per quanto Venezia c’è da considerare la presenza di due sedi e, quella di Ca’ Noghera  pare, sempre personalmente, orientata a questa nuova tipologia di roulette e, maggiormente, alle slot machines. Mentre, invece, pur non essendo un conoscitore di Ca’ Vendramin dal 2001, posso tranquillamente immaginare che le eventuali gare al punto banco abbiano avuto un discreto peso sulla presenza dello chemin de fer.
La mia personale impressione precedente credo sia confortata dalle presenze ai casinò di Venezia delle quali dispongo il totale di poco inferiore alla sommatoria degli altri tre.


Sicuramente un giudizio ragionato sulla convenienza di rivolgere l’offerta ad un livello o all’altro della domanda non si presenta, come ho già accennato, di facile realizzazione e, per quel  poco o nulla che conosco dell’intelligenza artificiale, non credo sia il tramite per risolvere una problematica tanto complessa e ricca di variabili.
È più che certo che il costo del personale addetto direttamente e/o indirettamente alla produzione e la relativa organizzazione unitamente a quella del lavoro preoccupino i gestori che, pensando alla qualità e al costo dei servizi da abbinare alla scelta in base ai destinatari dell’offerta, si ritrovano ad avere sempre più numerosi dubbi in merito alla loro operatività.
Quanto immediatamente precede ritengo possa essere confermato, almeno in parte, dalla presenza massiccia della roulette francese esercitata in modalità fair in ragione del minor numero di occupati necessari. Mi permetto una osservazione che, molto probabilmente, risente della mia passata esperienza e che invita i gestori attuali e futuri a controllare il rapporto tra introiti ed ore lavorate nelle due forme di svolgimento della roulette francese; per introiti intendo quelli lordi. 


Non era mia intenzione ritornare sul tema della diversificazione ma mi sento quasi obbligato a farlo per quanto ho scritto. Sono più che convinto che nello stesso ambito si debbano classificare le manifestazioni in assenza delle quali potrebbe complicarsi un presenza di qualità e la professionalità di tutti gli addetti alla produzione.
Questo perché nella mia esperienza, pur nella consapevolezza che i tempi non sono più gli stessi, ho potuto constatare in moltissime occasioni che quanto sopra si è sempre dimostrata l’arma vincente e con un sicuro utile nel valutare costi e benefici.


 

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