Casinò: produttività, obiettivo da perseguire
L'analista di gaming Mauro Natta esamina il tema della produttività nei casinò: dalla definizione al suo utilizzo.
Inizio dal prodotto interno lordo, è il valore aggiunto prodotto nel Paese. Una volta che abbiamo individuato il valore della produzione, dedotti il costo del lavoro e dei servizi utilizzati, otteniamo il valore aggiunto dell’impresa in esame. Dividendo il Pil per il numero delle ore di lavoro necessarie per ottenerlo ab biamo a disposizione un mezzo valido per misurare la produttività.
A volte si divide il Pil per il numero dei dipendenti; quello che si ottiene è simile al risultato precedente nel senso che è utilizzato per un identico scopo: verificare se è sufficiente a coprire i tre costi che interessano il discorso. Eccoli: quelli per il personale dipendente, gli ammortamenti, i deperimenti e le svalutazioni eventuali (nella specie le perdite su crediti), gli interessi passivi e le imposte. Quello che residua è il profitto netto per l’azionista.
È mia ferma intenzione tornare su argomenti già trattati, a volte anche ampiamente, in quanto esamino l’influenza dell’organizzazione e del controllo della produzione sulla produttività. Non è un economista che scrive ma chi ha messo a frutto, reputo convenientemente, l’esperienza di moltissimi anni di lavoro nel settore delle case da gioco.
I giochi dovranno essere analizzati per tipo; le slot anche per denominazione.
Il discorso del controllo è marginale nell’attuale contesto. Ciò che assume importanza è il modo di rilevamento delle mance che deve avvenire tavolo per tavolo quale condizione indispensabile in stretta relazione ai risultati che si possono ottenere, specialmente nel campo del marketing mirato e dell’adeguamento dell’offerta alla domanda.
Il rapporto valuta/mance (per valuta si intende il contante cambiato direttamente ai tavoli da gioco) è un controllo aggiuntivo con risultati meno notevoli nelle variazioni che si possono manifestare nel rapporto mance/introito.
I risultati ottenuti dai conteggi di cui ai precedenti argomenti possono, anzi devono, essere utilizzati per uno studio mirato di marketing produttivo. Non si può negare che da questi si ricevono precise indicazioni che sono tutte in funzione di una particolare attenzione da porre nell’ottica del miglioramento dei servizi tale da convertire un possibile costo in un sicuro investimento il cui ritorno lo troviamo in una accresciuta produttività.