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Commento su Facebook, dipendente Casinò Venezia licenziato e reintegrato

06 marzo 2024 - 11:52

Un dipendente del Casinò di Venezia ha ottenuto il reintegro sul posto di lavoro dopo essere stato licenziato per il commento su Facebook.

Scritto da Amr
foto di Abxbay su Commons Wikimedia

foto di Abxbay su Commons Wikimedia

"Dilettanti allo sbaraglio con un potere enorme". Questa la frase che era costata il licenziamento a un dipendente del Casinò di Venezia, che lo scorso 31 luglio così aveva appunto commentato, sulla pagina Facebook de La Nuova Venezia, un articolo relativo alla notizia dell’avvio di un corso di formazione di croupier.
L’articolo aveva il titolo “Venezia, al via un corso per croupier: ci sono 60 posti, costa € 2.000” e aveva lo scopo di informare i lettori dell’iniziativa del Casinò di Venezia Gioco Spa di avviare tale corso di formazione.
Diversi i commenti al post dell'articolo: un utente per esempio scriveva "2.000 regalati e neanche la certezza che ti assumono” e il dipendente del Casinò così gli rispondeva: "Posso solo dire che hai ragione e con questo chiudo. Dilettanti allo sbaraglio con un potere enorme”, riferendosi ai partecipanti al corso.
Tuttavia il Casinò di Venezia aveva ritenuto che il commento fosse a esso indirizzato e per questo motivo il dipendente era stato licenziato in tronco.

Allora l'uomo, rappresentato dall'avvocato Livia Cornelio dello Studio Legale Cornelio, aveva impugnato il licenziamento chiedendo, ai sensi dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, la reintegra del posto di lavoro nonché un’indennità risarcitoria commisurata all’ultima retribuzione di fatto di riferimento.
Il giudice del Tribunale del lavoro di Venezia ha ritenuto che non vi fosse la proporzionalità tra l’episodio e il licenziamento: anche a voler leggere la frase come riferita al datore di lavoro e non ai partecipanti al corso si sarebbe potuto ricorrere a una sanzione "conservativa". Inoltre, aveva ritenuto che il licenziamento violasse dunque il diritto di espressione e di critica.
Il Casinò di Venezia è di conseguenza stato condannato alla reintegra del dipendente, al pagamento di un’indennità risarcitoria pari a 12 mensilità della retribuzione globale di fatto e al pagamento delle spese legali.

GLI SVILUPPI - La sentenza è stata pubblicata lo scorso 24 gennaio e i termini perché il Casinò di Venezia presentasse appello, il 24 febbraio, sono scaduti: a oggi, 6 marzo, allo Studio legale che rappresenta il dipendente non è stato notificato alcun atto di appello.
Invece, lo Studio legale sta redigendo la causa di risarcimento danni sempre davanti alla sezione lavoro del Tribunale di Venezia per la perdita economica subita dal dipendente in termini di proventi aleatori non percepiti durante il periodo in cui non ha lavorato, oltre che per il danno psicologico subìto.

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