skin

Controlli casinò: obiettivo massima trasparenza

05 aprile 2023 - 15:26

I controlli nei casinò devono porsi l'obiettivo di garantire la massima trasparenza possibile.

Scritto da Mauro Natta
Foto di Shubham Dhage su Unsplash

Foto di Shubham Dhage su Unsplash

Ho letto su gioconews.it che “il piano (triennale integrato di attività della giunta regionale valdostana) dettaglia ancora il compito del Dipartimento bilancio, tra questi la certificazione contabile e il controllo introiti …..” si tratta della casa da gioco di Saint Vincent e del fabbisogno numerico dei controllori regionali.
Per quaranta anni ho lavorato al casinò, non sempre come impiegato di gioco, per le esperienze fatte posso dire che conosco le procedure che interessano sia la certificazione contabile sia il controllo degli introiti.
 

La certificazione contabile del risultato del tavolo, in questo caso un gioco di contropartita, parte dalla dotazione iniziale e chiude parzialmente con l’esistenza finale. Alla differenza occorre sommare algebricamente l’importo dei biglietti cambiati al tavolo dai giocatori e le eventuali aggiunte. Rimane il conteggio delle mance per ogni tavolo, ciò a mio avviso in quanto convinto che sia l’unico modo, per controllare, a posteriori, la regolarità del gioco e degli incassi.

Circa il coinvolgimento degli uffici in queste operazioni che a prima vista potrebbero apparire semplici, desidero ricordare: la cassa di sala e, se in funzione la cassa amministrativa quella esclusivamente dedicata ai tavoli, la cassa centrale e l’ufficio fidi e coinvolto nel rapporto con la cassa di sala.
Sicuramente tutti, in specie gli addetti a lavori, avranno compreso che la complessità della certificazione contabile del risultato e delle mance, e non solo per la parte che compete alla gestione, ha il punto di arrivo nella contabilità. Al tempo stesso le mansioni che vi partecipano sono diverse e tutte non possono fare a meno di “quadrare”, come si usa dire, il conto.

Non c’è dubbio che possa esistere una metodologia differente che, tra l’altro, discende dall’organizzazione del lavoro che però, non può non tener in debita considerazione il controllo della produzione. Mi scuso se ad ogni piè sospinto lo ricordo ma, a mio modesto parere, la natura giuridica delle entrate in discorso, lo imporrebbe.
Desidero ripetere che quanto ho tentato di narrare nel modo più semplice possibile usava ai miei tempi; quasi certamente molti cambiamenti sono avvenuti, altre idee possono aver preso piede con successo, il risultato che maggiormente rileva è che il controllo possa essere completo sempre e comunque.

Ad esempio l’integrazione delle dotazioni dei tavoli, fatte il mattino seguente non sono una novità, hanno una necessità, per mio conto inderogabile, cioè che il conteggio della consistenza finale avvenga alla chiusura effettiva e i contenitori siano posti in un armadio blindato.
Che i biglietti siano contati al mattino seguente può essere una soluzione valida se le cassette dei biglietti seguono la stessa strada di quella dei tavoli.
Nulla cambia se la contabilità ha i risultati del gioco più tardi; quello che veramente importa è la certezza data dalla quadratura dei conti di tutti gli intervenuti a vario titolo.

Rimane la definizione del capitolo mance. Premesso che dovrebbero essere contate tavolo per tavolo e poi gioco per gioco sulla scorta delle esigenze contabili e, mi permetto, della composizione degli allegati al bilancio (valore della produzione o similari) devono essere liquidate per la parte spettante ai dipendenti tecnici e nel caso si possono utilizzare molte forme dalla corresponsione immediata, in contanti, all’incaricato, al versamento del quantum come da accordi o altro ancora. Chi ritira i gettoni delle mance dovrà provvedere al trasferimento di quanto dovuto a chi di dovere.
Tutta la chiacchierata ha una sola conclusione: l’organizzazione del lavoro e della produzione finalizzata all’effettivo controllo di quest’ultima ha una sola esigenza che è la maggiore trasparenza possibile.

Trattasi di una qualità che non ha un costo ma è un investimento a costo zero che permette la raccolta di tantissimi elementi che a volte ho chiamato effetti collaterali utilissimi alla gestione in quanto procurano, dopo averli integrati con pochissime altre informazioni, la chiara visione del trend e della resa della produzione in tempo reale. Non si potrebbe ignorare che il beneficio non sia di vero interesse per il management aziendale.

Altri articoli su

Articoli correlati