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Controllori al Casinò, meglio in divisa o in incognito?

30 agosto 2024 - 09:35

Anche il Comune di Venezia procede ad aggiornare il vestiario degli ispettori che manda al Casinò, ma sulle 'divise' e la loro utilità c'è da fare una riflessione.

Scritto da Mauro Natta
Foto di Etienne Boulanger su Unsplash

Foto di Etienne Boulanger su Unsplash

Ci sarebbe quasi da darmi un bel pizzicotto sul braccio per vedere se sono sveglio o sto dormendo; e se sto dormendo sogno.
Quando ho letto delle divise per gli appartenenti al servizio ispettivo presso il Casinò di Venezia e, al momento, non ricordo se la prassi era in uso nel 2001 anche perché all’epoca ero là, ma prendo l’impegno di informarmi in merito, sono rimasto più stupito di quanto lo fossi stato per una identica notizia relativa al Casinò di Saint Vincent.
Appena rimessomi dalla stupore mi è sembrato giusto un ragionamento: se il provvedimento riguardava personale dipendente del Comune non poteva trattarsi se non dei controllori comunali al casinò di Venezia. Invece, per i dipendenti dalla società di gestione, i costi dalla stessa sostenuti sono immessi nella contabilità e addebitati alle spese di competenza.

Non può sfuggire ad alcuno, mi permetto di credere, che il compito di controllare è più agevole se l’incaricato lo svolge confuso tra i giocatori piuttosto che facilmente individuabile, questo è quanto penso ed ha sempre pensato.
Non che quanto avevo letto non fosse assolutamente credibile ma non poteva non destare in me un motivo di riflessione. Il   personale del servizio ispettivo al Casinò aveva e ha il compito di controllare, tra l’altro, la partita relativamente alla regolarità.
Così come ho fatto per Saint Vincent mi concedo di essere in disaccordo, certamente vale zero per quello che conta la mia personale convinzione, sulla dotazione delle divise per il corpo ispettori. 
Aggiungo, dato che in tema mi sento preparato, che il controllo sulla regolarità del gioco e degli incassi è una mansione alquanto delicata e che l’introduzione delle telecamere può solo averlo parzialmente dimensionato.

Mansioni, tutte rivolte a verificare tramite il controllo primario sui tavoli, la consistenza delle entrate tributarie che l’Ente pubblico titolare dell’autorizzazione può ascrivere ai propri bilanci.
Desidero fare un esempio dal quale emerge, a mio parere, la responsabilità del compito degli appartenenti al servizio ispettivo. Premettendo che non conosco il regolamento  in uso a Venezia, l’argomento che segue è contenuto in un disciplinare o capitolato che regola i rapporti tra gestore ed ente concedente e questo lo posso garantire.

La proprietà è del concedente e il risultato di bilancio si riflette sulla proprietà in quanto azionista della società a capitale pubblico alla quale è concessa la gestione della casa da gioco come nell’esempio che segue.
Vi sono due giocatori vip, A e B. Entrambi giocano senza l’intervento, nel piazzamento, dell’impiegato; A 1, 9, 14, 20 e 31; B invece 7, 9, 12, 18, e 22. Quest’ultimo. vedendo la puntata sul 9 pensa che sia la sua; entrambi puntano con gettoni da 100 euro. Esce il 9 e manca una puntata in pieno. Sia A che B, in perfetta buona fede reclamano un pieno ma ne manca uno.
Tutta questa chiacchierata per introdurre l’argomento “pagamenti di opportunità” che esiste come specificato in precedenza, non so se anche a Venezia. Certamente la casa da gioco, nell’esempio in discorso e considerando la qualità dei giocatori, provvederà ad accontentarli: ecco il pagamento di opportunità. Tralascio il luogo (tavolo) ove ciò possa avvenire; una sola e unica certezza: il risultato di gioco di quella giornata è deficitario dell’importo pagato, appunto, per opportunità, in quanto non derivante da una perdita effettiva.

Prima di provvedere al pagamento deve essere interpellato il servizio ispettivo, ritengo che il rappresentante della gestione, nel caso di specie l’ispettore di roulette in servizio, non possa decidere da solo e dovrà avere il consenso motivato del rappresentante del l’azionista: il Comune.  
Mi pare, al termine di questa, forse noiosa, narrazione debba considerarsi chiara la non trascurabile responsabilità che discende dal compito affidato al servizio ispettivo;  l’esempio ritengo sia attinente a quanto descritto.

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