Controllori casinò, una questione di metodo

Oggi c’è il sole caldo e si sta bene, al ritorno da una breve passeggiata mi adopero per completare l’opera introducendo gli importi dei contanti cambiati direttamente ai tavoli dai giocatori, prendendo come riferimento il Casinò di Sanremo.
Certamente non pretendo che il quantitativo dei contanti possa individuare eventuali irregolarità esaminandone il rapporto con il risultato metto; sicuramente non posso pensare a quanto avviene nei casinò degli Usa dove alla cassa non si acquistano gettoni ma solo ed esclusivamente al tavolo ove si gioca. Sono in grado di affermare che anche questo dato, non da solo, può dare indicazioni utili.

La tabella si riferisce alla roulette francese, la prima quella tradizionale al seconda quella fair.  

Qui abbiamo il black jack ed il punto banco.

Mi permetto una osservazione: anche nello chemin de fer, quando lo changeur di reca alla cassa di sala per il cambio, sarebbe utile che il bordereau dell’operazione fosse conservato per la registrazione dei contanti.

In definitiva ritengo di aver prodotto, ma la mia opera è stata solo quella di cercare i dati che, come ripeto, sono reperibili in internet.

Allo stesso tempo credo di aver raggiunto lo scopo di evidenziare su quali basi si regge la metodologia che ho trovato la migliore, certamente per mio conto, per controllare da un lato, combinando i risultati ottenuti,  il trend che la politica produttiva sostiene e può eventualmente continuare a sostenere e, dall’altro, utilizzando l’apporto e l’incidenza dei proventi slot sul totale, la regolarità del gioco per la quale, anche nell’interesse dei lavoratori dipendenti, ho sempre avuto un occhio di riguardo.

Prima di chiudere mi permetto di indicare nella seguente tabella il peso percentuale dei vari giochi sul totale dei proventi.

La metodologia che mi permetto suggerire è per i controllori comunali o regionali. Non posso farlo per le gestioni perché invaderei il campo di altri che sono del mestiere e, senza dubbio, più aggiornati sul trend del mercato e altro di interesse specifico.

Dato che un tavolo non potrebbe essere aperto o chiuso senza l’intervento di un controllore, il tutto si limita alla immissione in un apposito programma atto a ricevere tutti i dati che servono e che avete potuto verificare: introito, mance, contanti, ore tavolo e poi programmato per tutte le proporzioni richieste. 
Un programma dove non possano effettuarsi correzioni se non da pochissimi autorizzati e collocato in uffici comunali accessibili con regolare incarico.

I dati devono essere immessi tavolo per tavolo, la somma giornaliera gioco per gioco e il totale ogni mese e ogni tre o sei mesi. La prima misura ritengo sia più adatta.

I suggerimenti che mi sono permesso narrare sono elencati solo allo  scopo di completare il mio discorso; certamente un programmatore sarà in grado di svolgere il compito che sommariamente ho cercato di descrivere e che, come ho già avuto occasione di scrivere, mi ha soddisfatto per il risultato che se ne può ottenere.