skin

Gestione Casinò e Comune Campione, pioggia di assoluzioni e non luogo a procedere

23 gennaio 2025 - 11:14

Il tribunale di Como sentenzia numerose assoluzioni e non luogo a procedere nel primo processo sulla gestione di Casinò e Comune di Campione d'Italia dal 2013 al 2018.

Scritto da Anna Maria Rengo
@ Pxhere

@ Pxhere

Come nelle previsioni, oggi 23 gennaio il tribunale di Como, su richiesta del pubblico ministero alla quale i difensori si sono associati, ha emesso una sentenza di assoluzione "per intervenuta abrogazione" e di "non luogo a procedere" per diversi reati e per diversi imputati del primo processo sulla gestione del Comune e del Casinò di Campione d'Italia dal 2013 al 2018.
Infatti, per alcuni reati "deve pronunciarsi sentenza di proscioglimento", come poi è stato fatto, in quanto "la norma incriminatrice" è stata abrogata a seguito dell'entrata in vigore della legge  del 9 agosto 2024 numero 114, mentre altri reati si "sono estinti per avvenuta prescrizione".

Tra gli assolti per alcuni specifici capi di imputazione "perchè il fatto non è previsto dalla legge come reato" ci sono otto imputati, tutti facenti capo al Comune, tra cui gli ex sindaci di Campione d'Italia Maria Paola Mangili in Piccaluga e Roberto Salmoiraghi e i rispettivi vicesindaci, Florio Bernasconi e Alfio Balsamo, mentre il "non doversi procedere" per alcuni reati "per essere i medesimi estinti per intervenuta prescrizione" riguarda otto imputati (sia lato Casinò che Comune), in parte sovrapponentesi con quelli per i quali l'assoluzione deriva dal fatto che il fatto non costituisce reato.
Con questa sentenza, i due vicesindaci Alfio Balsamo e Florio Bernasconi escono definitivamente dal processo.

I REATI DI “FALSO” ANCORA IN PIEDI - Restano invece in piedi due capi di imputazione, che non sono di competenza del collegio ma del giudice monocratico, con l'udienza fissata per il prossimo 15 dicembre.

Si tratta del punto 4, relativamente alla “falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici” prevista dall'articolo 479 del Codice penale, e che vede come imputati gli ex sindaci Maria Paola Mangili e Roberto Salmoiraghi, gli ex segretari comunali Giampaolo Zarcone e Lucia Amato, Emanuela Radice (componente Cda Casinò dal 2014 al 2014 e capo area economico finanziaria del Comune di Campione dal 1998 al 2018), Antonella D'Aniello (componente Cda Casinò dal 2014 al 2017),  Pierantonio Montagnini, Salvatore Palmi e Giovanni Toninelli, redattori delle relazioni di bilancio consuntivo del Casinò (Montagnini nel frattempo è deceduto).
Per l'imputazione di cui al punto 5, ai sensi dell'articolo 476 del Codice penale "falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici"  restano sottoposti a giudizio Salmoiraghi, Amato e Radice.
Queste due ipotesi di reato hanno tempi di prescrizione che sono scattati non contemporaneamente agli altri.

IL SECONDO PROCESSO - Questo, come noto, è il "primo" processo relativamente alla gestione di Comune e Casinò. Esiste un secondo processo, che mira all'accertamento di eventuali responsabilità da parte di sedici imputati per l'essere poi arrivati al dissesto del Comune e alla dichiarazione di fallimento (poi revocata) del secondo, questo appunto dopo la revoca del fallimento che ha portato a una diversa qualificazione di alcuni reati ipotizzati in caso di fallimento.

In esso si ipotizzano diverse tipologie di bancarotta, dissipazione e distrazione fondi a carico di 16 imputati (lo stesso numero del primo processo, ma non si sovrappongono se non in parte) alle quali era stato notificato l'avviso di conclusioni delle stesse.
Nell'ultima udienza, quella dello scorso 8 gennaio, il giudice ha detto sì alla costituzione di Comune e Casinò di Campione d'Italia come parte civile, no invece alla richiesta del Casinò che il Comune sia considerato responsabile civile.

L'udienza è stata aggiornata all'11 giugno 2025, così da avere il tempo di valutare le molte memorie già pervenute e quelle che potranno pervenire entro massimo il prossimo 10 maggio.

Anche in questo filone il falso in bilancio, per il quale è intervenuta l’assoluzione nel primo processo, costituisce la prima e più importante contestazione. Per essa si sono proposte già delle memorie difensive e altre probabilmente perverranno entro il termine fissato dal giudice per le udienza preliminari, il prossimo 10 maggio.

Altri articoli su

Ti interessa questo argomento?
Registrati all’area riservata e segui i tuoi tag preferiti. Accederai all’elenco di tutti i nuovi articoli che usciranno legati a questi tag.

Articoli correlati