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Incassi casinò, il peso del contante per i giocatori italiani

27 gennaio 2023 - 11:22

Casinò sotto la lente per verificare se la nuova soglia massima per l'uso del denaro contante modificherà le abitudini di gioco degli italiani.

Scritto da Mauro Natta
Foto di Mathieu Stern su Unsplash

Foto di Mathieu Stern su Unsplash

L’aver letto su gioconews.it che a Campione d’Italia gli italiani frequentatori del locale casinò sono stati il 67 percento mi ha fatto ripensare a una cosa d’altri tempi, a dire il vero non nuova se non per l’antefatto.
Ritengo interessante conoscere, al termine del 2023, se e quanto potrà avere influito il passaggio a cinquemila euro il limite dei contanti, come prevede la legge di Bilancio per l'anno in corso. Non è che la provenienza dei giocatori non fosse presa in considerazione in precedenza; ricordo che veniva segnalata anche la provincia di provenienza e i dati si rilevavano dal documento di identità da presentarsi all’ingesso. La loro importanza consisteva nella scelta delle cene con le cucine tipiche regionali o altre manifestazioni similari.

La mia personale curiosità non si esaurisce col dato percentuale sulla cui utilità non si discute affatto, ma si estende ad altri possibili e altrettanto ottenibili risultati utili quali l’incidenza dei proventi slot sul totale dei ricavi e il peso dei singoli giochi da tavolo.
Probabilmente qualcuno si chiederà quali sono, sempre che ci siano, le motivazioni che hanno suscitato il mio interesse.

Eccole! Innanzi tutto si riflettono sulla politica produttiva non tanto nel senso che potrebbero influenzare l’offerta non per la qualità ma per la quantità (dei tavoli) e, nella obbligata continuità dell’adeguamento tra domanda e offerta, l’organizzazione del lavoro se non abbinato alla multifunzionalità.
Neppure è trascurabile, in tema di giochi da tavolo, la considerazione se ascrivibili ai tradizionali o ai nuovi pensando logicamente ai proventi aleatori (mance) che si accompagnano a quelli netti.

Forse non è ancora tutto! Una gestione improntata al decisionismo e preparata dalla indispensabile professionalità e esperienza  si adopera, per quanto possibile, nel prolungare i periodi positivi e, in senso inverso, in occasione di periodi negativi.
Sicuramente ogni addetto ai lavori ha ben compreso quanto immediatamente precede che non si riferisce al risultato netto del tavolo o del gioco ma a quello complessivo.

Nemmeno si potrà sottacere la rilevanza del fattore occupazionale, diretto e dell’indotto, perché in un'attività come quella in discorso ove si opera in concessione, non si potrebbe ignorare l’interesse dell’ente pubblico concedente che deve trovare, da quanto deriva dalla casa da gioco della quale è proprietario, un ragionevole conforto anche economico volto all’interesse generale.
Dimenticavo, anche se probabilmente potrebbe rivestire poco rilievo e/o interesse, il conoscere se il cambiamento del limite ai contanti ha influito e quanto sul volume delle carte di credito. 

Invece, ove lo si dovesse riscontrare sul cambio assegni se ne potrebbe ricavare una considerazione differente sulla scorta del quantum.  
In questa seconda ipotesi potrei presumere un'immutata, se non maggiore, incidenza  dei proventi slot sul totale dei ricavi e la necessità di operare sulla qualità dei servizi intesa in senso allargato, mi sento di scriverlo anche se i tempi sono cambiati: professionalità e cortesia.

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