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Qualità e diversificazione, le due leve competitive del casinò

17 gennaio 2025 - 10:37

L'analista di gaming Mauro Natta esamina il tema della qualità del gioco e della diversificazione dell'offerta nei casinò, come strumento per restare competitivi.

Scritto da Mauro Natta
Foto di Robs su Unsplash

Foto di Robs su Unsplash

La politica del contenimento dei costi, a mio parere personale, non è più da considerare universalmente e ancor più, mi permetto, in un settore produttivo come quello delle case da gioco.

Qui, contrariamente a quanto potrebbe sembrare normale, il ricorso all’incremento della produzione parimenti alla riduzione degli sprechi si presenta come la sola possibilità al momento per due principali motivi: la situazione economica che non si evidenzia buona e migliorabile a breve e la concorrenza in cui i giochi da casinò, a mezzo dell’online, rappresentano un competitor dal rilievo che si possa omettere e/o considerare con leggerezza.

Ma non si potrebbe dimenticare che la qualità del gioco ha una particolare autorevolezza in quanto, rammentando i giochi da tavolo si sarebbe portati a considerare i cosiddetti proventi aleatori che, in ultima analisi, non potrebbero e/o dovrebbero essere ignorati quale conforto al costo del lavoro.

Sicuramente non posso dedicarmi alla riduzione degli sprechi ma, al contrario, mi sento in dovere di esaminare quello che, in un passato anche abbastanza recente, il Casinò di Sanremo rappresentava nel contesto degli interessi economici del Comune, diretti con le entrate tributarie e l’eventuale utile della gestione ed indiretti con quanto discende dal fattore occupazionale.

Sanremo

Totale proventi

Giochi tavolo

slot

note

1986

19.397.723

19.296.990

100.733

Bj(1985)Fr(1986)

1990

39.829.666

25.537.967

14.291.699

 

2000

79.940.502

28.043.088

51.897.414

Ra(1992)

2002

88.958.361

28.617.229

60.341.132

Pb(1992)

2007

92.625.129

29.198.269

63.426.860

 

2012

50.546.815

14.714.011

35.832.804

 

2017

44.790.434

11.274.443

34.515.991

 

2022

43.523.010

9.165.333

34.357.677

 

Sanremo

Roulette francese

Fair roulette

Chemin de fer

note

1990

16.733.573

1.293.590

4.641.395

Bj(1985)Fr(1986)

2000

15.049.851

3.977.209

4.138.317

Ra(1992)

2002

16.538.750

3.923.365

3.591.537

Pb(1992)

2007

14.952.124

4.200.855

3.197.030

 

2012

5.228.925

2.389.306

139.310

 

2017

4.570.221

1.386.105

 

 

2022

2.417.399

2.133.134

 

 

Sanremo

Black jack

Punto banco

presenze

note

1990

1.185.427

 

 

Bj(1985)Fr(1986)

2000

2.480.442

 

 

Ra(1992)

2002

2.146.050

440.718

288.395

Pb(1992)

2007

2.114.639

1.790.484

254.435

 

2012

1.674.130

2.161.025

 

 

2017

1.307.377

1.649.431

205.012

 

2022

1.596.185

718.396

174.973

 

In una simile problematica, parlandone da esterno, non tanto per la mancanza di esperienza nel settore delle case da gioco quanto per la non conoscenza dell’ambiente, mi riesce non semplice ad esprimere un giudizio o una idea del possibile da farsi o delle iniziative da intraprendere come mi è difficile comprendere, e me ne scuso, come si sia creata una tale situazione.

Soltanto un dubbio si presenta alla mia mente e cioè che sia difficile raggiungere il Casinò da molte regioni italiane al di fuori del solito bacino di utenza. Non posso non considerare la già in essere diversificazione dell’offerta ma esclusiva su eventi che non saprei quanto mirati alla produzione.
Un tempo, quando ancora ero dipendente di una casa da gioco, esistevano molte manifestazioni quali, ad esempio, le gare di chemin de fer e non soltanto. Rimane il Festival della canzone e, più di ogni altro la bellezza turistica quasi esclusiva della Riviera dei Fiori.

Non desidero apparire invadente o particolarmente interessato, all’alba del mio ottantaquattresimo compleanno, se non con la presente breve riflessione del tutto personale ma con l’intento di poter essere, in qualche modo, utile se non altro con la presa in considerazione di un mercato che solo negli ultimi due anni ha dato qualche piccolo segno di movimento.

I risultati del 2023 e le differenze positive rispetto all’anno precedente concorrono ad esprimere quanto precede. Non soltanto per il totale che indica un 21,07 percento pari a 9.171.327 o quello della fair roulette, del cash poker, delle slot, ma ancor più e soprattutto quello del punto banco che col 245,17% sta a evidenziare un rinnovato interesse per un gioco che potrei affermare parente stretto dello chemin de fer. 

Naturalmente non si può non considerare la possibile, almeno inizialmente, difficoltà a montare tavoli equilibrati ma, iniziando con minimi differenti da quelli in uso ai tempi richiamati in precedenza e magari nei fine settimana, si può mettere in cantiere l’idea di in ritorno gradito dello chemin. 
Chi scrive il Casinò di Sanremo l’ha visto, ma solo nell’ingresso. Rammento la statua della signora che fa, o faceva, le corna  nel 1946. Un pochino di nostalgia è  rimasta anche se più recentemente, prima di andare in pensione, mi ero visto col Rag. Vittorio Berta. In ogni caso, bando ai ricordi, auguro sinceramente una felice soluzione dei problemi a tutti gli aventi causa.

La motivazione per scrivere in argomento l’ho trovata in un recente articolo su gioconews in cui era contenuta una osservazione e un desiderata del sindacato Ugl al Casinò di Sanremo;  in un certo senso mi sono trovato coinvolto stante il mio passato che, tra l’altro, ha sempre comportato l’osservazione del mercato nazionale. È proprio quest’ultimo il vero assist ad invogliarmi al presente intervento. Mi fa piacere leggere che, per quanto alle ferie arretrate, si sia lungo la strada per trovare un accordo.

Dopo tanto tempo mi sono trovato con un mio ex collega, anche lui in pensione. Abbiamo avuto l’occasione di parlare di alcune questioni che ci interessavano già da parecchi anni e, alla prima occasione mi ha domandato il motivo per il quale avevo spesso scritto in tema di controllo sulla regolarità del gioco e degli incassi.

La risposta è stata quasi immediata: il desiderio, se possibile in quanto non si svelerebbe un segreto di stato, di conoscere come si procede eventualmente in difformità da quanto ritengo l’ottimo perché non ne conosco altri, dove per quaranta anni ho lavorato.
Sicuramente ricordo che a Venezia venivano indicati i proventi netti e quelli lordi, cioè comprensivi delle mance, che a Sanremo, avendolo trovato su internet dal 1946 al 2023, sono indicati annualmente, in aggiunta al risultato del gioco, mance, contanti cambiati al tavolo dai giocatori, ore di lavoro, raffronto tra mance e risultato, tra risultato e contanti. Proseguendo, e mi pare già una buonissima abitudine, trovi la resa oraria di ciascun gioco e l’incidenza  di questo sul totale dei ricavi. In tutta sincerità non ho prova che il conteggio delle mance sia effettuato giornalmente per ogni tavolo, posso soltanto pensarlo affermativamente ma resta, in ogni caso, una presunzione.
Come sai benissimo, ho proseguito, in tutti i giochi e in particolare per quelli di contropartita, al momento della determinazione del risultato si presenta la possibilità di avere tutti gli elementi che ho elencato, quindi, la facilità di procedere all’immissione dei dati utili in un programma computerizzato e qui non posso dirti nulla di più stante i tuoi studi in materia.
Abbandonando il campo informatico dove mi ritrovo nelle elementari mentre  tu sei all’università, sono fermamente convinto che alcune indicazioni quali, ad  esempio la percentuale delle mance sul risultato, è un elemento indispensabile se rilevato tavolo per tavolo.

Non è il caso di proseguire in argomento e, come dicevo, la mia convinzione nasce da un fatto matematico che contempla la percentuale a favore del banco e la intensità della partita rilevabile dall’esistenza finale in gettoni e le relative composizioni. Poi, volendo, esiste una rilevazione storica, gioco per gioco, può essere utilizzata e gli addetti ai lavori conoscono bene.

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