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Questione di stile, la carta vincente dei casinò

30 ottobre 2024 - 11:39

Nei casinò italiani e non solo lo stile e la professionalità sono qualità senza tempo e che premiano sempre.

Scritto da Mauro Natta
Foto di Tamara Bellis su Unsplash

Foto di Tamara Bellis su Unsplash

Una volta, e mi ricordo bene, l’istruttore non si preoccupava di ripetere ad ogni piè sospinto che un lavoro poteva svolgersi in due modi, bene o male; la sola differenza  è che nel primo caso si fatica meno e si rende di più.
L’esempio che portava era questo: se devi evidenziare le puntate vincenti all’uscita del numero puoi imparare ad accorciare il rastrello oppure devi continuare a lavorare piegando la schiena.
È evidente che nel secondo caso chiunque si stanca maggiormente, è più lento e perde ulteriore tempo a raccogliere l’insalata (ovvero l’insieme dei gettoni perdenti che si trovano di fronte all’impiegato che rastrella).

Ma c’è di più! Nel piazzare le puntate che il giocatore affida all’impiegato quest’ultimo dimostra la precisione, la velocità e la collaborazione con il collega a bout de table perché il lavoro svolto, così come mi sono permesso di descrivere, lascia al cliente più di una certezza; e il modo di operare si risolve, indubbiamente, nella fiducia verso la Casa da gioco. 
Non dobbiamo dimenticare che, in un mercato come quello che attualmente si presenta, il comportamento nel lavoro è mirato alla fidelizzazione. A mio parere e per esperienza personale non si può assolutamente sottovalutare con tutto ciò che comporta. 
                                           
Rammento una storiellina che si raccontava spesso a segiito di una domanda che poneva un allievo: quando riuscirai a lanciare 5 gettoni in modo che 4 si infilino in una scatola di cerini e l’ultimo chiude la scatola, potrai dichiararti impiegato finito. Quale era, permettetemi l’espressione, la filosofia nascosta? non occorre essere giocolieri ma solo e sempre precisi!
Non dobbiamo dimenticare che la scuola di roulette francese vecchio stile, cioè prima della fair, è stata la scuola per poter passare ad altri giochi con la tranquillità di poterli svolgere con la dovuta precisione ed eleganza.
In nessun modo ci si può permettere di non considerare  le doti appena citate indispensabili a fornire uno dei servizi più apprezzati dalla clientela, in specie se di qualità. Che permettono, senza dubbio alcuno, di trovare il favore dei frequentatori e di coloro che nel modus operandi relativo alla produzione trovano interesse e non solo economico.                                      

Con grande piacere cito i famosi tornei di chemin de fer che erano di moda molti anni or sono. Molte volte mi è capitato di andare al lavoro alle 23 e tornare a casa dopo le 14, dal venerdì al sabato. Non dimentico le  piccole lamentele di qualche giocatore il quale, sommessamente, chiedeva al commissario se era possibile fare un ultimissimo sabot.

Sicuramente i tempi erano completamene differenti, la situazione economica era discretamente florida. senza  dubbio alcuno al riguardo. Ma non intendo mettere in campo ricordi di un tempo che spero ritorni, mi vengono alla mente gli impiegati che,  ex roulettiers vecchio stile, facevano sfoggio di eleganza e signorilità nel condurre la partita allo chemin con stile, una qualità molto apprezzata dai giocatori.
Ecco la qualità che impressionava e impressiona il giocatore che osserva e giudica l’impiegato, ne ammira la professionalità, una dote che deriva direttamente dal lavorare bene facendo meno fatica, una qualità che, a costo zero, produce risultati molto positivi e non solo dal punto di vista economico diretto.    
                                                                                               
                                                                                                                   

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