Divieto pubblicità gioco, Tar Lazio conferma sanzione a Twitter da 1,35 milioni
Secondo il Tar Lazio 'gli intermediari di dimensioni mondiali – come Twitter - che pubblicano giornalmente un massivo quantitativo di annunci pubblicitari sono tenuti a dotarsi di adeguati sistemi organizzativi, anche di tipo automatizzato'.
Scritto da Fm
© Tingey Injury Law Firm / Unsplash
Niente da fare per il ricorso presentato da Twitter International Unlimited Company contro l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni per l'annullamento della delibera notificata ai primi di marzo con cui ha comminato al social media (ora noto come “X”) una sanzione di 1,35 milioni di euro alla società X-Twitter, per la violazione del divieto di pubblicità al gioco previsto dal decreto Dignità, pari a 150mila euro per ognuno dei 9 profili che avrebbero violato la normativa vigente, realizzando la promozione di siti di casinò online.
Il Tar Lazio ha infatti respinto tale ricorso, con un'ordinanza in cui si legge: “Anche ritenendo che il provvedimento impugnato prefiguri la linea di condotta da adottare con riferimento alla generalità degli utenti abilitati alla pubblicazione di inserzioni pubblicitarie, va considerato come il Consiglio di Stato abbia affermato che gli intermediari di dimensioni mondiali che pubblicano giornalmente un massivo quantitativo di annunci pubblicitari sono tenuti a 'dotarsi di adeguati sistemi organizzativi, anche di tipo automatizzato e con ricorso a strumenti di intelligenza artificiale … per impedire agli inserzionisti di pubblicare annunci pubblicitari in violazione' dell’art. 9 del decreto Dignità”.
Per i giudici amministrativi capitolini l’istanza cautelare proposta dal social media non è assistita dal prescritto requisito del periculum in mora, che la ricorrente ha enunciato nei seguenti termini: “L’Autorità pretende di fatto che Twitter International sorvegli attivamente gli account e perciò le impone di adattare il proprio modello di business a un nuovo regime di responsabilità … l’inibitoria di fatto impone l’allestimento di una sorta di filtro automatico per gli account 'verificati' e ciò aggrava la violazione della libertà d’impresa di Twitter International. Infatti … Twitter International dovrebbe trasformare il suo intero modello di business”.
Il testo integrale dell'ordinanza del Tar Lazio è disponibile in allegato.