Inchiesta danno erariale St. Vincent: al via sequestro conservativo
La Guardia di Finanza ha avviato il sequestro conservativo dei beni, nell'ambito dell'inchiesta sul danno erariale derivante dai finanziamenti al Casinò di Saint Vincent.
Come una bomba, arriva all'improvviso, mentre è in corso il Consiglio Valle e le discussione dei due punti all'ordine del giorno relativi al Saint Vincent Resort & Casino, la notizia che su disposizione della procura della Corte dei Conti della Valle d'Aosta, il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza sta notificando il sequestro conservativo di beni (immobili e conti correnti), per un valore ancora da definire, a 21 consiglieri ed ex consiglieri regionali valdostani. Il provvedimento è legato all'inchiesta contabile per un presunto danno erariale di 140 milioni di euro relativo al finanziamento pubblico del Casinò di Saint-Vincent. La riporta l'Ansa, secondo la quale il sequestro cautelativo di beni riguarda gli ex presidenti della Regione Augusto Rollandin e Pierluigi Marquis, il senatore Albert Lanièce, il presidente del Consiglio Valle Joel Farcoz, gli assessori regionali Mauro Baccega, Emily Rini e Aurelio Marguerettaz, i consiglieri regionali Luca Bianchi, Stefano Borrello, David Follien, Antonio Fosson, Giuseppe Isabellon, André Lanièce, Marilena Peaquin, Claudio Restano e Renzo Testolin, gli ex consiglieri Leonardo La Torre, Ennio Pastoret, Marilena Peaquin, Ego Perron e Marco Vierin.
Nell'ambito dell'inchiesta contabile sul finanziamento del Casinò, i sequestri disposti dalla procura regionale della Corte dei Conti della Valle d'Aosta riguardano immobili, terreni, disponibilità liquide in banche, società di gestione del risparmio e società fiduciarie, oltre a quinto della quota relativa a stipendi, pensioni e vitalizi maturati presso datori di lavoro ed enti pubblici.