Giovannini: 'Casinò St. Vincent, accordo possibile'
Il consulente per l'attuazione del piano industriale del Casinò St. Vincent, Paolo Giovannini, esprime i suoi auspici e osservazioni sulla trattativa sui 223 licenziamenti.
“Non sono amministratore della Casa da gioco, ma solo consulente per la realizzazione del piano industriale e il mio incarico non è stato rinnovato, ma la mia idea è di sollecitare azienda e sindacati a trovare un accordo a qualsiasi costo”. Lo afferma Paolo Giovannini, oggi 15 giugno non presente al tavolo di trattativa sui 264 licenziamenti al Saint Vincent Resort & Casino in Direzione politiche del lavoro, ma che prenderà parte a quello già fissato per domani.
“La riunione di oggi – spiega – verte su dati tecnici, mentre in quella di domani si cercherà di portare a casa un pre-accordo in modo che si possa da lì partire per chiudere la partita in maniera tale che si sia reciproca soddisfazione per tutte le parti in causa”.
Ma un accordo è possibile? “Secondo me sì, o meglio, si può arrivare a stabilire quale potrebbe essere la base di partenza per arrivare a un accordo nel comune interesse. L'obiettivo è questo: nessuno vuole i licenziamenti, e per fortuna c'è un accordo comune su questo. Però per mantenere la gente al suo posto bisogna pagarla e se non incassi di più diventa difficile pagare queste persone che in questo momento sarebbero in esubero, anche se magari tra qualche mese potrebbero non esserlo più. Il discorso da fare ai lavoratori è questo: per incassare di più dobbiamo modificare qualcosa nell'assetto, nei servizi, nell'organizzazione generale. Dobbiamo essere tutti d'accordo a farlo. L'azienda farà la sua parte e anche i lavoratori dovranno fare la loro. L'obiettivo, però deve essere comune, un investimento affinchè nell'immediato futuro, e non tra dieci anni, ci siano le condizioni affinché nessuno abbia da rimetterci e da patire. Il mio ruolo potrebbe dunque essere quello di dire: troviamo tutti assieme una soluzione che ci consenta di arrivare a questo risultato, facendo affidamento su nuove iniziative, nuove idee, su una nuova organizzazione interna. Di questo nuovo corso io mi farei in qualche maniera capofila”.