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Bilanci in utile e incassi in crescita: una case-history di successo

02 maggio 2023 - 11:04

Al Casinò di Sanremo risultati positivi sia in termini di incassi che di ingressi: ecco un'analisi dei fattori che stanno determinando questo andamento.

Scritto da Mauro Natta
foto di Isaac Smith su Unsplash

foto di Isaac Smith su Unsplash

La lettura dei risultati del bilancio al 31 dicembre 2022 del Casinò di Sanremo mi permettono alcune considerazioni sui numeri e sul futuro. Per queste ultime prendo l’avvio da quanto dichiarato da una organizzazione sindacale ossia, in soldoni, che ci si deve impegnare per un miglioramento.
I numeri: totale introiti 43,5 milioni pari ad una quota di mercato del 17,34 percento, di questi 34,3 derivanti dalle slot e 9,2 dai giochi da tavolo pari rispettivamente al 22,11 e 9,61 percento in tema di quote di mercato.

Come ho specificato in altro articolo non sono in possesso se non di dati arrotondati e spero siano abbastanza esatti; tra i giochi da tavolo avevo letto, non ricordo dove e quando: 2,3 milioni per poker e relativi tornei, 4,5 tra roulette francese tradizionale e fair, e 2,3 milioni tra punto banco e black jack nelle proporzioni di un terzo per il primo.
Tornando al bilancio 2022 si rileva un utile di 4 milioni dei quali 2,8 sono a beneficio del Comune, socio unico che riceve il 16 percento al lordo delle imposte a proprio carico.

Sono personalmente più affezionato ai giochi tradizionali e per questo mi colpisce l’assenza dello chemin de fer e noto la preponderanza, se pur modesta, della roulette francese tradizionale sulla fair.
Ciò detto per quanto al passato, aggiungo alcune annotazioni di  carattere personale che fondano sulla diversificazione di attrattiva per Sanremo al di fuori del casinò inteso come gioco o della cura della clientela tramite l’accoglienza turistico-alberghiera e degli incontri culturali. Desidero evidenziare il Festival della canzone e, in particolare, non possono esserne sfuggiti i riflessi positivi sui proventi di gioco registrati nel periodo della recente manifestazione in parola.
Mi riallaccio a una considerazione non nuova, la convinzione che tra i frequentatori della roulette francese troviamo, chiaramente non come un tempo che fu e speriamo che anche parzialmente ritorni, gli appassionati dello chemin de fer.

La presenza di personale addetto al punto banco potrebbe invitare alla prova, credo con risultati positivi e senza l’impegno finanziario di un investimento dal ritorno incerto. 
Non a sostegno di quanto precede ma per esperienza personale, pur trattandosi di altri tempi, posso affermare che il privè dove si facevano le ore piccole nei fine settimana era corredato con tavoli di chemin e di roulette tradizionale dei quali almeno due in funzione. 

È più che normale l’entusiasmo dell’assessore competente, Massimo Rossano,  per il fatto che la situazione del periodo pandemia sia passata e si possa ricominciare a destinare le entrate derivanti dalla casa da gioco, la natura giuridica delle quali è tributaria così come possiamo ricavare dal Regio decreto legge in data 22 dicembre 1927, n. 2448 che segue e del quale cito l’articolo 1, come lo certifica, nella legge n. 488 dl 1986:
Visto l’art.3, n. 2, della legge 31 gennaio 1926 n.100;
Ritenuta la necessità assoluta ed urgente di provvedere,
Sentito il Consiglio dei Ministri;
Sulla proposta del capo del Governo, Primo Ministro, Ministro Segretario di Stato per gli affari dell’interno;
Abbiamo decretato e decretiamo:
Art. 1. È data facoltà al Ministro dell’interno di autorizzare, anche in deroga alle leggi vigenti, purché senza aggravio per il bilancio dello Stato, il comune di San Remo ad adottare tutti i provvedimenti necessari per poter addivenire all’assestamento del proprio bilancio e all’esecuzione delle opere pubbliche inderogabili.

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