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Controlli nei casinò, una questione di metodo

12 settembre 2023 - 09:15

I controlli sulla regolarità del gioco nei casinò sono fondamentali: una disamina sul possibile metodo per condurli.

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Ho iniziato ad illustrare un metodo che trovo interessante e che è il solo che conosco. Ora desidero ampliare il discorso dei controlli sulla regolarità del gioco nei casinò entrando nei particolari. Non tanto perché altri lo possano giudicare meglio quanto per motivarne il funzionamento unitamente ai risultati raggiungibili dei quali, personalmente, ne ho provato l’utilità effettiva. Si è proprio del controllo a posteriori sulla regolarità del gioco  degli incassi che intendo scrivere nel modo più semplice possibile. Penso anche per i non addetti ai lavori.

Premesso che il controllo in discorso si può attivare ogni 6 mesi (non è consigliabile un periodo più lungo) e che relativamente ai tavoli di contropartita si svolgono le seguenti operazioni:  
- in apertura: controllo della dotazione iniziale;

- in chiusura: controllo della consistenza finale, conta dei biglietti cambiati direttamente al tavolo dai giocatori in cassa centrale, annotazione sul bordereau del tavolo di eventuali aggiunte accompagnate da documentazione cartacea a due firme, risultato (attivo o passivo) del tavolo, conteggio delle mance con relativo bordereau, archiviazione dei documenti: aggiunte cambi al tavolo, ecc., archiviazione della nota eventuale da parte del capo tavolo.

È indispensabile, quindi, che i bordereaux delle mance siano redatti  tavolo per tavolo e vengano conservati per 6 mesi (come da esempio). In seguito di potrà, se del caso, effettuare un confronto tra i due documenti (tavolo, cambi compresi e mance) in relazione alla loro composizione in gettoni naturalmente.
Il controllo sulla regolarità del gioco nei giochi da tavolo, in particolare di contropartita, si effettua a mio modo di vederne la rilevanza:
- confrontando le mance con gli introiti,
- confrontando gli introiti con i biglietti cambiati al tavolo, 
- confrontando la composizione in gettoni al momento della chiusura e quelli risultanti dal bordereau delle mance, se del caso,
- verificando l’eventuale nota del capo tavolo inerente la qualità della partita (intensità, cambio minimo di gioco, ecc.).

A questo punto pare che la possibilità reale di procedere ad ogni eventuale esigenza di controllo possa essere raggiunta. Al tempo stesso dovrebbe costituire, se utilizzato dal concessionario oltre che dal concedente, la base con una implementazione di dati a disposizione e la partenza per una serie di ricerche in tema di politica produttiva e ben altro ancora.
Nei tavoli di giochi di circolo, rileva la durata e la qualità della partita. Per questo è importantissimo che lo changeur compili un buono di cambio dove registra quanto uscito (contanti, placche e gettoni) e quanto richiesto alla cassa di sala (placche e/o gettoni), regolarmente a due firme per il controllo.  

Alcune organizzazioni del lavoro prevedono la cassa amministrativa che assolutamente non ha contatti con la clientela, i cambi derivanti da giochi di circolo non devono effettuarsi con detta cassa in quanto possono comprendere contanti.
I documenti redatti dallo changeur sono compilati obbligatoriamente anche per l’ultima operazione (chiusura del tavolo). Devono essere controllati, anche questi, dal controllore dipendente dalla proprietà.
A seconda dell’esistenza della cassa amministrativa e della cassa di sala, l’integrazione ai tavoli sarà affidata alla prima. I gettoni delle mance potrebbero essere convogliati alla cassa di sala (in chiusura dei tavolo di contropartita e di quelli di circolo) per la trasformazione in contanti o valori diversi delle quote spettanti ai beneficiari. Non intendo entrare nella organizzazione del lavoro ma intendo annotare quanto il rilievo dei gettoni a mani clienti può essere interessante. 

Anche la cassa amministrativa ha una dotazione fissa, in gettoni, che viene integrata giornalmente da quella di sala per l’esigenza di conoscere l’importo dei gettoni a mani clienti. Infatti è sufficiente por mente  alla rilevanza di placche mancanti al venerdì notte in specie se l’ufficio fidi ha concesso crediti eventualmente non utilizzati per il gioco.

I dati a disposizione relativamente ai giochi di contropartita sono:
Dotazione iniziale  (somma algebrica) consistenza finale, oppure,
Dotazione iniziale + aggiunta al tavolo (somma algebrica) consistenza finale, oppure,
Dotazione iniziale – contanti cambiati al tavolo (somma algebrica) consistenza finale.
Dal bordereau del tavolo si evince la composizione, in placche e gettoni, della consistenza finale;  idem per quanto alle mance, in gettoni. 
L’importo dei biglietti cambiati al tavolo direttamente dai giocatori risulta dal documento redatto in cassa centrale, lo stesso dicasi per l’eventuale aggiunta, così viene rilevato il risultato del tavolo (vincita o perdita).
A questo punto abbiamo ulteriormente disponibili: il risultato del tavolo, l’importo delle mance e quello dei biglietti.

Rilevazione del risultato nei giochi di circolo
La casa da gioco, nel caso in esame, mette a disposizione dei giocatori tutto quanto necessario (impiegati, carte e, il più importante, la sicurezza dello svolgimento) e, come compenso, incassa la cagnotte (percentuale) sul banco vincente.
Qui la proporzione tra cagnotte e mance è interessante e ha un riscontro certo e cioè che a partita piccola corrisponde una alta percentuale, a partita grande ed importante diminuisce anche di molto in special modo allo chemin de fer
Forse perché con partita piccola sul tavolo ci sono “spiccioli”, forse per altro ma, è certo quanto precedentemente riportato. 
  
Ecco un parte delle motivazioni, da considerarsi quale prodotto della organizzazione del lavoro, a causa delle quali ogni documento, che riporti fatti economici e non, deve essere sottoscritto e certificato da due firme: il concedente e il gestore.
Desidero che quanto riportato sia considerato esclusivamente come il prodotto di un carriera lavorativa (cassa centrale, giochi francesi, cassa di sala) che l’esperienza mi ha permesso di evidenziare teoricamente che alcune eventualità  non devono o non dovrebbero accadere. 
Chiaramente, come sempre mi preme specificare, possono esistere sistemi differenti per il controllo in discorso e non lo dubito nel modo più assoluto; quello illustrato mi pare possa  funzionare egregiamente. 
Aggiungo ripetendolo, che potrebbe essere adottato anche dal gestore,  che per il quale certamente rappresenta e costituisce il punto di partenza per ulteriori approfondimenti di competenza esclusiva. 

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