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Portogallo, Supremo Tribunal interroga su concessioni casinò

26 giugno 2017 - 10:17

Tribunale portoghese pone una domanda di pronuncia pregiudiziale alla Corte di giustizia europea: nel mirino monopolio giochi e concessioni a casinò.

Scritto da Gt

Il Supremo Tribunal de Justiça (Portogallo) ha proposto alla Corte di giustizia europea una domanda di pronuncia pregiudiziale nella quale pone diversi quesiti sul monopolio dei giochi e le concessioni ai casinò. Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, il tribunale chiede nella domanda “se la concessione attribuita ai casinò dalla legge sul gioco costituisca una violazione dei principi e delle libertà economiche consacrati nel Trattato”, se “il diritto esclusivo concesso alla Santa Casa da Misericórdia de Lisboa dal decreto legge n. 322/91 del 26 agosto, come modificato dal decreto legge n. 469/99 del 6 novembre, dal decreto n. 12790 del 30 novembre 1926, dal decreto legge n. 40397 del 24 novembre 1955, dal decreto legge n. 84/85 del 28 marzo modificato e [pubblicato nuovamente] dal decreto legge n. 317/2002 del 17 dicembre e dal decreto legge n. 282/2003 dell’8 novembre, costituisca una violazione dei principi e delle libertà economiche consacrate nel Trattato”, se “l’articolo 21 del Código da Publicidade violi i principi di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi, comportando anche una discriminazione tra cittadini dei diversi Stati membri, trattandosi di divieti, restrizioni e privilegi ingiustificati”, se “configurino una discriminazione arbitraria e una restrizione dissimulata al commercio tra gli Stati membri, in mancanza di un interesse generale tutelabile”, se “l’esclusiva (…) concessa alla Santa Casa da Misericórdia de Lisboa configuri un abuso di posizione dominante, in tema di pubblicità, alla luce del diritto comunitario”, se “gli articoli 3 е 9 del decreto legge n. [422]/89 del 2 dicembre (legge sul gioco) siano compatibili con il diritto comunitario”, se “gli articoli 2 e 3 del decreto legge n. 282/2003 dell’8 novembre siano compatibili con la libertà di stabilimento e con la libera prestazione di servizi nell’ambito comunitario, in quanto sanciscono un regime di esclusiva a favore della Santa Casa da Misericórdia de Lisboa per la gestione del gioco online”.

Inoltre, “lo Stato portoghese non ha informato la Commissione europea circa le norme tecniche previste nel decreto legge n. 422/89 del 2 dicembre. Conseguentemente”, il tribunale chiede “se dette norme debbano essere considerate inapplicabili e se i singoli possano far valere questa inapplicabilità”. Nella domanda di pronuncia pregiudiziale si legge, ancora, che “lo Stato portoghese non ha informato la Commissione europea circa le norme tecniche previste nel decreto legge n. 282/2003 dell’8 novembre.
 

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