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Gli interdetti dei casinò: gentile cliente, lei non è gradito!

29 agosto 2015 - 07:54

Mi dispiace, ma lei non è gradito in questo casinò! “Il cliente ha sempre ragione”; non sempre è vero, a volte non ha ragione, o almeno la sua ragione non piace alla Direzione della sala da giochi, che non lo ammette più fra i suoi clienti.

Scritto da Giuseppe Testi

 

In Francia esiste una lista di persone interdette a entrare nei casinò. In realtà sono due liste: la prima a livello nazionale, che raggruppa sia gli interdetti volontari, coloro i quali hanno richiesto di autoescludersi, sia coloro che soprattutto per motivi giudiziari, sono stati esclusi su decisione del Ministero degli interni; la seconda invece è una lista interna a ogni casinò.

I clienti di un casinò che per motivi personali non vogliono più aver accesso ad una sala da gioco, devono fare espressa domanda presso l’ufficio di polizia del luogo in cui sono residenti. Normalmente, il motivo più frequente è quello che oggi viene definito in termine medico ludopatia: la dipendenza patologica dal gioco. Quando il giocatore incallito, cioè colui che passa tutte le sue giornate nella sala da gioco, mettendo a rischio la sua vita economica e familiare, si rende conto che non ha più alternative, decide di non voler più mettere piede in un casinò. Poiché la dipendenza è forte, si fa interdire, cioè richiede all’autorità di vietargli l’ingresso in tutti i casinò del territorio francese. È come se una persona golosa di dolci li chiudesse in un armadio, e desse la chiave a una persona fidata. L’interdizione vale tre anni e può essere rinnovata, oppure alla fine del periodo, la persona interdetta può tornare a frequentare le sale da gioco.

 

LE NUOVE NORME - Dal 1° novembre 2006 per accedere a un casinò francese, occorre mostrare un documento di identità; all’ingresso della sala da gioco, esiste il cosiddetto ‘contrôle aux entrées’ (controllo degli ingressi), dove il personale addetto controlla appunto i documenti dei visitatori, attraverso l’accesso a un sito apposito, da dove risulta se la persona è appunto interdetta all’accesso nei casinò, oppure libera di entrarvi. Naturalmente attraverso il controllo dell’identità, si verifica anche la maggiore età della persona, i minorenni non possono ancora godere del piacere del gioco, per fortuna dei loro genitori!

Può succedere che un cliente abbia dimenticato a casa il suo documento, in quel caso non potrà accedere alla sala da gioco; a nulla varranno le sue proteste, o richieste di chiudere un occhio e lasciarlo passare. Anche se un responsabile, spesso succede, viene chiamato all’entrata per spiegare al cliente che non può entrare senza documenti, il cliente non riuscirà a far valere le sue ragioni, “ma mi conoscete, vengo qui tutti i giorni, insomma, dai, faccia un piccolo sforzo”, e poi i toni si alzano, “allora mi faccia parlare con il direttore”. “Il direttore sono io, mi spiace, ma anche se la conosco, non posso farla entrare, ma la prossima volta che verrà a farci visita, non dimentichi la sua carta d’identità, e sarà un piacere per me offrirle una coppa di champagne”. Un po’ triste, se ne torna a casa, senza sapere che quel rifiuto gli ha fatto magari risparmiare qualche decina di euro, che avrebbe speso giocando.

Un cliente può anche essere escluso per motivi, per usare un termine sportivo, disciplinari. Non sempre un giocatore che perde, che ha perso troppo e da molto tempo, riesce a mantenere la calma, e allora scoppia: un insulto a un impiegato, un litigio con un altro cliente, un pugno sullo schermo di una slot, che va in frantumi.
A tutto questo spesso si aggiunge uno stato mentale un po’ confuso, dovuto all’eccesso di alcool, soprattutto dopo la mezzanotte. Allora a quel punto non c’è soluzione, il cliente sarà accompagnato all’uscita dagli addetti alla sicurezza, e il suo nome sarà scritta nella famosa lista chiamata ‘Anpr – à ne pas recevoir’ (da non accogliere). Quando una persona si presenta all’ingresso del casinò e il suo nominativo risulta essere in questa lista, gli sarà negato l’accesso alla sala; potrà, se vuole, formulare una richiesta scritta alla Direzione del casinò, per essere reintegrato, ma difficilmente sarà accolta.
Comunque sia, dopo un anno questi clienti che sono stati esclusi, verranno reintegrati automaticamente. E allora non resta che aspettare, sperando… che quest’anno passi in un istante!
 
L’AUTORE - Originario di Pescara, Giuseppe Testi è direttore di sala del Seven Casino di Amnéville les Thermes, nei pressi di Metz, nella regione Lorena. Ha iniziato a lavorare nei casinò francesi nel 1996, debuttando a Deauville come croupier e attualmente si occupa della gestione della sala, sia del reparto slot, come dei giochi tradizionali. Si è occupato inoltre di formazione dei croupier, sia in Italia che in Francia.

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