In Italia si prorogano le concessioni di gioco, in attesa di risolvere l'annosa questione territoriale. Intanto, altri paesi del mondo procedono con ben altra velocità. A iniziare dalla confinante Svizzera, dove il bando di gara per le nuove concessioni, 23 e non più 21, è stato pubblicato a inizio giuno. In un altro continente, e certamente in un altro contesto anche politico, Macao ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il suo regolamento amministrativo per una nuova procedura di gara per la concessione di giochi in circa la metà del tempo impiegato dalle autorità cittadine nei preparativi per la precedente gara all'inizio del secolo.
Lo osserva in una nota Jp Morgan Securities (Asia Pacific): "Siamo rimasti sorpresi da quanto presto il governo abbia emanato questa volta il regolamento sulla gara, a soli 14 giorni dall'emanazione della legge sui giochi, contro più di un mese nel 2001" e questo " nonostante i controlli Covid-19 in corso”, relativo a un focolaio locale di infezione in città, osservano gli analisti DS Kim e Livy Lyu. "Questo, a nostro avviso, suggerisce l'ansia del governo di completare il processo di rinnovo entro l'anno", aggiungono.
La società di intermediazione rileva che già nel 2001 la gara pubblica di gioco è stata aperta sette giorni dopo l'annuncio del relativo regolamento amministrativo. Ciò metterebbe Macao sulla buona strada per fare la stessa cosa entro metà luglio, forse "la prossima settimana".
Jp Morgan aggiunge che all'inizio del secolo la gara pubblica si chiudeva 42 giorni dopo l'annuncio dei criteri generali. Ciò metterebbe Macao in linea questa volta, per chiudere la procedura di candidatura a "metà e fine agosto".
L'ESEMPIO DEL 2001 - Nel 2001, i "vincitori provvisori" erano stati annunciati all'inizio di febbraio 2002, cioè 105 giorni dopo la pubblicazione dei criteri generali. Ciò potrebbe mettere Macao sulla buona strada questa volta per un tale annuncio a "fine ottobre, inizio novembre", ha affermato Jp Morgan.
A cavallo del secolo, il primo dei contratti di concessione era stato firmato a fine marzo 2002, cioè 153 giorni dopo l'emanazione del regolamento amministrativo. Ciò suggerisce che l'ultimo processo potrebbe vedere i contratti di concessione firmati nel dicembre di quest'anno, con l'avvio delle nuove concessioni decennali nel gennaio 2023.
"Siamo stati e siamo ancora del parere che i sei operatori storici saranno i prossimi vincitori dei diritti di concessione", osservano gli analisti.
L'intermediazione evidenzia inoltre che, rispetto agli ampi criteri fin qui delineati nel regolamento amministrativo, si sono verificate alcune "notevoli modifiche" rispetto al 2001.
Tra questi, "piani per espandere il mercato di origine all'estero, responsabilità sociali che gli operatori intendono assumere e il livello di benefici che gli investimenti pianificati dagli operatori in progetti di gioco e non di gioco possono apportare".