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Crediti ai giocatori, il governo di Macao stringe le maglie

12 aprile 2024 - 10:31

Dal 1° agosto in vigore la legge che rafforza le regole sulla concessione di crediti ai giocatori dei casinò di Macao.

Scritto da Mc
Foto di Vernon Raineil Cenzon su Unsplash

Foto di Vernon Raineil Cenzon su Unsplash

L’assemblea legislativa di Macao ha approvato in seconda e ultima lettura un disegno di legge che modifica le regole sull’emissione di credito per il gioco d’azzardo nei casinò della città. Il disegno di legge – che ha ricevuto un voto unanime parte dei legislatori – diventerà legge il 1° agosto.
Dal titolo “Regime legale di concessione di credito per i giochi d'azzardo nei casinò”, stabilisce che i concessionari dei casinò saranno gli unici soggetti autorizzati a fornire credito di gioco agli avventori nel mercato di Macao.
l disegno di legge è stato approvato con 29 voti favorevoli, in una sessione plenaria dell'assemblea.

I junkets con licenza governativa, conosciuti ufficialmente come promotori di giochi, non saranno autorizzati a concedere credito a nessun giocatore d'azzardo. Un junket di Macao potrà richiedere solo a un concessionario di casinò partner di estendere il credito di gioco ai giocatori che presenta all'operatore. Un simile accordo richiederà un contratto autenticato approvato dal Segretario per l’Economia e le Finanze di Macao.
Il credito concesso dai junkets agli utenti prima della data di entrata in vigore della nuova legge sarà ancora valido ai sensi della legislazione esistente.

In base a un quadro normativo per i junket, entrato in vigore lo scorso anno, in concomitanza con l'inizio delle nuove concessioni di gioco decennali, ogni junket può collaborare con un solo concessionario di casinò. Al 23 febbraio, Macao aveva 19 junket autorizzati. Nel 2013 Macao ha avuto oltre 200 viaggi autorizzati.

Un emendamento recentemente aggiunto al disegno di legge su richiesta del governo di Macao, afferma che i concessionari di Macao rischiano la revoca del loro diritto di emettere crediti di gioco, se l'amministratore delegato di Macao riterrà che vi sia un motivo di “interesse pubblico” per farlo.

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