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Disdetto il contratto collettivo di lavoro del Casinò di Lugano

31 agosto 2011 - 11:34

Il CdA di Casinò Lugano SA ha deciso di dare la disdetta dal Contratto Collettivo di Lavoro a causa delle ripetute violazioni dello stesso da parte del partner sindacale Ocst. La disdetta è stata presentata il 23 agosto, entro i termini previsti dal contratto. In sostituzione del CCL viene introdotto un Contratto Aziendale senza il coinvolgimento del sindacato, mantenendo integralmente i diritti del personale stipulati nel CCL. La reazione dell'Ocst: Decisione che avrà ricadute negative sull'immagine del Casinò Casinos Austria Swiss: Nessun interesse a prendere il controllo del Casinò di Lugano Ccl: disdetta possibile anche in Italia, ma diritto di sciopero garantito dalla Costituzione  

Scritto da Anna Maria Rengo

"Da oltre un anno  - si legge nella nota conclusiva della conferenza stampa di oggi, cui tra gli altri hanno preso parte il sindaco di Lugano Giorgio Giudici, il presidente del Casinò Erasmo Pelli e l'ad Hubertus Thonhauser - i rapporti tra Casinò Lugano e Ocst sono caratterizzati da forti tensioni e da una serie di iniziative mediatiche e sindacali messe in atto da Ocst contro la Direzione e il CdA di Casinò Lugano. Purtroppo tutti i tentativi di mediazione e di ricomposizione della vertenza, che hanno visto anche il coinvolgimento del Municipio di Lugano, hanno dato esito negativo. È stata respinta dal sindacato pure la proposta avanzata nelle ultime settimane dalla Direzione di Casinò Lugano di incontrare i vertici Ocst per trovare una soluzione alla vertenza".

L'azienda sottolinea come l'obbligo di mantenere la pace del lavoro rappresenta la quintessenza del contratto collettivo. "Il CCL prevede una pace di lavoro 'assoluta', che comporta la rinuncia a qualsiasi mezzo di lotta. Secondo il Codice delle Obbligazioni, l'obbligo di mantenere la pace del lavoro si concretizza, oltre che nell'astensione dallo sciopero da parte dei lavoratori e dalla serrata da parte del datori di lavoro, nel divieto di principio di fare capo al boicottaggio e a campagne negative attraverso la stampa. Per Casinò Lugano le azioni messe in atto da Ocst rappresentano una palese violazione dell'obbligo di mantenere la pace del lavoro sancito dal CCL.

Negli ultimi 18 mesi Casinò Lugano ha subito una serie di attacchi dall'Ocst e più particolarmente del suo rappresentante con pesanti azioni di disturbo praticate, tra l'altro, con la diffusione di informazioni che danneggiano fortemente l'immagine dell'Azienda e dei suoi organi dirigenti, con azioni di volantinaggio all'entrata del Casinò, istigando alcuni dipendenti dimissionari ad intentare causa contro Casinò Lugano ecc. Queste iniziative traggono origine da un certo numero di questioni che, a detta di Ocst, sarebbero tuttora irrisolte e rappresenterebbero una violazione del CCL da parte di Casinò Lugano. Questi argomenti sono contestati integralmente, sulla base delle misure ed iniziative intraprese per risolvere i problemi sul tappeto. Nella stessa categoria ricadono i ripetuti tentativi di ingerenza dell'Ocst nella gestione operativa di Casinò Lugano. Oltre ad avere effetti destabilizzanti sulla conduzione aziendale, del personale e sul clima di lavoro in generale, questa ingerenza è incompatibile con l'obbligo di garantire l'indipendenza della gestione verso l'esterno. A questo riguardo è importante rilevare che, con scritti del 10 novembre 2010 e dell'8 aprile 2011, la Commissione federale delle Case da Gioco ha ricordato a Casinò Lugano l'obbligo legale di salvaguardare la propria indipendenza gestionale anche nei confronti dei sindacati. La CFCG ha inoltre reso attento Casinò Lugano che il mancato puntuale rispetto di tale obbligo può condurre alla sospensione o addirittura alla revoca della concessione.

Esaminati i fatti e appurata la chiusura totale dell'Ocst nell'affrontare i veri problemi della vertenza (ovvero: la rottura della pace sociale e ingerenze in ambiti della gestione del personale), Casinò Lugano ritiene che siano venuti meno i presupposti per trovare una soluzione conciliatoria. Sono venuti meno anche i motivi per i quali nel 2005 ha firmato il CCL: tutelare gli interessi dei collaboratori, garantire la pace del lavoro, migliorare l'immagine di Casinò Lugano. La decisione del CdA di uscire dal rapporto contrattuale con i sindacati OCST e SIC è la conseguenza logica e coerente di questo stato di cose".

Il CCL verrà sostituito da un Contratto Aziendale con il personale, rafforzando la comunicazione aperta e diretta tra collaboratori e Direzione. Il nuovo Contratto Aziendale riprenderà integralmente le condizioni del CCL. Eventuali futuri problemi d'interesse collettivo verranno discussi direttamente tra i rappresentanti del personale e la Direzione.

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