Grecia, è guerra tra governo e isole sui casinò

Il governo della Grecia ha approvato la nuova legislazione che in 1.500 pagine detta le riforme per far uscire il paese dall'attuale crisi finanziaria e che prevede anche l'apertura di nuovi casinò. Ma tre isole hanno già alzato le barricate sul progetto, visto che le riguarda direttamente. Di tratta di Creta, Mykonos e Santorini, tutte e tre citate nel piano del governo chde invita gli operatori di casinò a richiedere una licenza di gioco su ciascuna delle isole. Sembra infatti che nessuna delle tre isole sia favorevole al fatto che i casinò vengano costruiti sul loro territorio. Il sindaco di Mykonos, Alexis Tsipras, afferma: "Chiaramente, ancora una volta il governo sta cercando di sfruttare la principale destinazione turistica internazionale del Paese, ignorando tutti i parametri e mirando soo a rimpinguare le casse dello Stato. Mykonos non ha bisogno di un casinò. Semmai, ha bisogno di scuole, ospidali,infrastrutture, incentivi per i dipendenti pubblici, così da fare fronte alla carenza di personale".
Sulla stessa lunghezza d'onda le opinioni degli amministratori delle altre due isole. Tutti stanno pensando di indire un referendum in materia e sottolineano che hanno bisogno di ben altri interventi, piuttosto che di casinò.