Macao, casinò restano chiusi ancora una settimana
Il governo di Macao estende ulteriormente il provvedimento di chiusura dei casinò.
Scritto da Amr
I casinò di Macao ancora alle prese con il Covid e con le drastiche misure che sono state adottate dal governo per fronteggiarlo. Il provvedimento di chiusura dei casinò, che avrebbe dovuto avere termine oggi 18 luglio, è stato prorogato (almeno) sino a venerdì prossimo, secondo quanto si legge in una nota delle autorità dell'ex colonia portoghese, oggi speciale regione amministrativa della Cina e unica zona cinese dove è consentito il gioco d'azzardo.
Macao ha imposto la chiusura lunedì scorso, fermando il motore economico della città - i suoi casinò - e vietando ai residenti di lasciare i propri appartamenti, ad eccezione delle attività essenziali come la spesa.
Macao ha registrato circa 1.700 contagi da coronavirus da metà giugno. Più di 20.000 persone sono in quarantena obbligatoria poiché il governo aderisce alla politica cinese zero-Covid, che mira a debellare tutti i focolai, in contrasto con la tendenza globale di cercare di convivere con il virus.
Oltre il 90 percento dei 600.000 residenti di Macao è completamente vaccinato contro il Covid, ma questa è la prima volta che la città deve cimentarsi con la variante omicron a rapida diffusione.
L'ex colonia portoghese ha un solo ospedale pubblico per i suoi oltre 600.000 residenti e il suo sistema medico è stato messo a dura prova prima dell'epidemia di coronavirus.
Le autorità hanno allestito un ospedale improvvisato in una cupola sportiva vicino alla Strip di Cotai in stile Las Vegas della città e hanno circa 600 operatori sanitari dalla terraferma che li assistono.
Nella vicina Hong Kong, le autorità stanno iniziando ad allentare le restrizioni draconiane sul coronavirus anche se i casi giornalieri superano i 3.000, nel tentativo di riavviare il polo finanziario e la sua economia.