Macao, i dipendenti dei casinò in piazza per salario e benefici

I casinò di Macao sono soliti concedere dei bous stagionali ai propri dipendenti. Ma, a quanto pare, questi li ritengono sufficienti, tant'è che con una protesta organizzata dalla New Macau Gaming Staff Rights Association e che ha visto la partecipazione di almeno 500 lavoratori (secondo i promotori, mentre secondo le forze di polizia erano circa 300) hanno chiesto aumenti oltre a condizioni di lavoro più favorevoli.

A guidare la protesta Cloee Chao, che ha osservato che i dipendenti hanno ricevuti aumenti annuali di circa il 2,5 percento, menmtre i concessionari di gioco hanno visto i loro ricavi crescere assai di più. Da qui la richiesta di un aumento annuo garantito del 5 percento, il che aiuterebbe i lavoratori a stare al passo con l'inflazione annua prevista del 3 percento. I dipendenti chiedono anche molti dei benefici di cui attualmente godono gli impiegati pubblici.

Dato che i casinò sono concessionari, recenti sentenze hanno suggerito che sono fondamentalmente le armi del governo stesso, quindi ha senso solo che offrano gli stessi benefici.
Oltre alle preoccupazioni per la salute già sollevate dall'organizzazione, Chao sostiene che le loro attuali 48 ore lavorative settimanali dovrebbero essere ridotte e dovrebbero ricevere più ferie annuali.
Infine, l'associazione chiede anche che i dipendenti locali ricevano gli stessi benefici di cui i lavoratori non locali godono attualmente, il che significherebbe un sussidio per l'alloggio. Chao afferma che è ingiusto e suggerisce storie di operatori di casinò che costringono i dipendenti a rinunciare ai loro diritti per ottenere e mantenere un impiego.

Ho Iat Seng, il nuovo amministratore delegato di Macao, ha celebrato la prosperità complessiva di Macao nel suo recente messaggio di Capodanno. Nell'indirizzo, ha suggerito in modo evidente che il territorio dovrebbe ridurre la sua dipendenza dall'industria dei casinò, assumere un ruolo maggiore nel Greater Bay Project e avvicinarsi alla Cina. I lavoratori dei casinò non hanno ricevuto molte menzioni, quindi se i concessionari sono effettivamente entità governative, Chao potrebbe aver bisogno di organizzare più proteste.