Macao, ripresa difficile per il gioco premium nei casinò

Gli operatori di casinò di Macao affrontano sfide per quanto riguarda il recupero del business ai livelli pre-Covid-19 per il cosiddetto segmento di gioco "premium". Lo afferma a GgrAsia il consulente del settore Alidad Tash, secondo il quale elementi critici sono le incertezze sulla frequenza con cui tali clienti del gioco d'azzardo visiteranno Macao d'ora in poi e quale impatto, se del caso, potrebbero avere i vincoli sui junket rimanenti sulla liquidità del capitale dell'industria dei casinò della città.

Riferendosi all'allentamento delle contromisure Covid-19 per la Cina continentale, Macao e Hong Kong dall'inizio di gennaio, Tash osserva: “Sfortunatamente, ogni provincia in Cina opera in modo diverso e indipendente. Quindi, mentre il Guangdong può effettivamente consentire a queste persone di venire il più spesso possibile, un altro potrebbe decidere di rendere le cose molto più difficili. È molto variabile".
Tash, ex alto dirigente nel mercato di Macao e amministratore delegato della società di consulenza 2NT8 Ltd, ha parlato a margine di un evento organizzato mercoledì dalla Camera di commercio di France Macau.

In precedenza aveva detto al pubblico che il declino nel settore dei junket di Macao, che secondo lui era nel contesto di un maggiore controllo normativo a livello locale e nella Cina continentale, potrebbe anche in futuro influenzare l'accesso al capitale di gioco per alcuni clienti nel segmento premium. Ha detto che le reti al di fuori delle principali banche commerciali avevano precedentemente aiutato il flusso di fondi di gioco per gli avventori cinesi di junket basati sul credito, e potrebbero averlo fatto anche per alcuni giocatori premium basati sul denaro.

Elaborando ciò a GgrAsia, Tash afferma che nel mercato post-Covid, "alcuni giocatori junket potrebbero diventare effettivamente premium mass o premium direct", quest'ultimo un riferimento ai Vip gestiti dalla casa.
“Penso che, nel complesso, i casinò di Macao avranno difficoltà a tornare ai livelli precedenti. Questa era la mia paura il giorno dopo il famoso arresto", ha aggiunto, riferendosi ad Alvin Chau Cheok Wa, capo dell'ex marchio Suncity, arrestato nel novembre del 2021 e quest'anno condannato a 18 anni di carcere per reati connessi al gioco d'azzardo.