Portogallo, due casinò a rischio per la famiglia Ho

La famiglia del defunto magnate del gioco d'azzardo Stanley Ho rischia di perdere la concessione di due dei più grandi casinò portoghesi dopo che un offerente rivale per la licenza per gestire entrambe le sedi ha fatto un'offerta più alta.
Il Casino de Lisboa, nella capitale del Portogallo, e il Casino do Estoril, situato nella località balneare di Cascais vicino a Lisbona, sono gestiti da Estoril Sol-Sgps Sa, il cui principale azionista è la famiglia Ho. Pansy Ho, la figlia maggiore della seconda moglie di Stanley Ho, è la presidente dell'Estoril Sol.

La licenza per gestire entrambi i casinò scade alla fine di dicembre e il governo portoghese ha aperto una gara internazionale ad agosto per un nuovo accordo di 15 anni. La gara ha attirato due offerte: una da una filiale di Estoril Sol e un'altra da un corteggiatore sconosciuto.
"Nel complesso, l'offerta concorrente aveva un valore maggiore rispetto all'offerta presentata dalla nostra controllata", ha affermato lunedì Estoril Sol in un deposito normativo. Le offerte saranno ora valutate, ha detto, senza fornire dettagli.

Estoril Sol gestisce il Casino do Estoril, il Casino de Lisboa e il più piccolo Casino da Povoa, nel nord del Portogallo. La società ha anche licenze per il gioco d'azzardo online e le scommesse sportive. Le entrate di Estoril Sol hanno raggiunto 133,2 milioni di euro (132 milioni di dollari) nel 2021, rispetto ai 135,7 milioni di euro dell'anno precedente, secondo il suo rapporto sugli utili. Nel 2021 l'utile netto ha raggiunto 11,2 milioni di euro.
Finansol, una holding controllata dai membri della famiglia Ho, possiede una partecipazione del 57,8 percento in Estoril Sol.

Stanley Ho, il miliardario che ha costruito il territorio cinese di Macao nel più grande centro di gioco d'azzardo del mondo, è morto nel 2020 all'età di 98 anni. Conosciuto come il re del gioco d'azzardo, Ho ha per decenni la licenza per gestire il casinò di Estoril. Ha anche effettuato diversi investimenti immobiliari in Portogallo dopo la fine del suo dominio coloniale su Macao nel 1999.