Commissione Ue e gioco: ok ai Pdl di Slovenia e Danimarca, altri due li presenta l'Irlanda
Al termine dei tre mesi di Stand still approvati i 2 progetti di legge di Slovenia e Danimarca sul gioco online, nel frattempo l'Irlanda presenta 2 Pdl per regolamentare il rilascio delle licenze di gioco nel paese.
Scritto da Dd
Fine dello stand still in Commissione europea per i progetti di legge presentati da Danimarca e Slovenia sul gioco online.
I progetti di legge erano stati presentati lo scorso 11 marzo in Commissione Europea, e avevano il termine dello standstill fissato per ieri, 12 giugno, dopo il via libera arrivato qualche settimana fa ad un analogo progetto presentato dalla Bulgaria.
Il progetto di legge presentato dalla Slovenia (che si aggiunge a quello presentato nel 2024) introduce requisiti uniformi per la segnalazione dei dati sugli eventi e le transazioni nei giochi d'azzardo online. I concessionari devono inviare dati corretti, veritieri e protetti all’autorità di controllo tramite un servizio online unico entro due ore dalla fine della giornata contabile. L'obiettivo è assicurare maggiore trasparenza e rimuovere ostacoli amministrativi, integrando il regolamento con appendici per la segnalazione elettronica unificata.
La Danimarca invece con il suo Pdl impone ai titolari di licenza di casinò e scommesse online e offline di segnalare i dati dei giochi offerti, riflettendo i giochi realizzati dai giocatori. I requisiti specificano quali dati fornire e in quale formato, coprendo aree come scommesse a quota fissa, giochi da casinò, poker e giochi con jackpot. Un formato specifico è essenziale affinché i dati possano essere inseriti nel sistema di controllo e usati per la supervisione.
Nel frattempo anche l'Irlanda ha presentato alla Commissione Europea due disegni di legge sulle licenze di gioco, per le quali il periodo di standstill terminerà il 15 settembre.
Il primo stabilisce che le licenze B2C abbiano durata triennale e introduce condizioni aggiuntive per il gioco remoto, garantendo controlli graduali sui software e servizi. Il secondo definisce tariffe fisse per le licenze B2C, in base al fatturato e al tipo di licenza. L'obiettivo è favorire un sistema regolato e sicuro.