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Sala Diamond, il Dg Caronia: 'Il modello San Marino per un'estate da protagonisti'

17 agosto 2024 - 09:25

Salvatore Caronia, direttore generale della Sala Diamond, sfata il mito del legame tra gioco e turismo, ma il 'casinò' sammarinese funziona benissimo anche in estate.

Scritto da Anna Maria Rengo
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Nell'immaginario collettivo si pensa e crede che i casinò siano un volano per il turismo del territorio che li ospita, e che parallelamente beneficino dei flussi turistici dei territori stessi. Ma è davvero sempre così?
Il quesito, ce lo diciamo da soli, è interessante, tanto più se lo poniamo a Salvatore Caronia, direttore generale della Giochi del Titano, la società nella zona industriale di Rovereta gestisce la Sala Diamond, da molti conosciuta come il “casinò” di San Marino. Una struttura che sta funzionando alla perfezione, come dimostrano i dati sia relativi agli incassi (nei primi sette mesi del 2024 in crescita del 10,66 percento rispetto allo stesso periodo del 2023) che agli ingressi (cresciuti del 6,31 percento), oltre che il numero sempre crescente di clienti nuovi (ben 11.377 da gennaio a maggio di quest'anno) e, non ultimi, i risultati di bilancio, con quasi 8,3 milioni di euro di utili nell'esercizio 2023.

Insomma, un ottimo andamento, studiato pure dai casinò italiani, tanto più che la Sala Diamond si colloca in una zona leggermente periferica rispetto allo splendido centro storico sammarinese.

Ma diamo la parola a Caronia: “So che può apparire sorprendente, anche perché il risultato della mia esperienza potrà essere in contraddizione con molti altri che esercitano da anni la mia stessa professione. Ritengo che le strutture di case da gioco siano e rappresentino un 'valore aggiunto' di infrastrutture turistiche sul territorio quali opzioni aggiuntive di offerta ma il dato che rilevo da anni è che non esiste una 'corrente turistica' che possa essere inquadrata come turismo del gioco. Mi viene in mente Las Vegas. Ecco: lì sì che c’è una corrente turistica ma noi non siamo Las Vegas né siamo l’America. Gli europei hanno una cultura diversa e non a caso è stato abbandonato da molti anni il progetto degli stessi americani di costruire Eurovegas; la Spagna ne aveva già approvato il progetto alcuni anni fa. Pertanto si può senz’altro affermare che la
definizione di turisti, intesa in senso lato, possa contenere anch’essa una percentuale di interessati al gioco, così come gli interessati alla vela.
Molti anni fa, mentre mi esercitavo a questo tipo di conoscenza, ho provato a intercettare in maniera più precisa le ospitalità alberghiere della mia città con le presenze dei registri degli ingressi del Casinò. Allora avevamo meno problemi di privacy! Il dato fu veramente sorprendente: intercettavamo solo il 2 percento. Ciònon ostante ho sempre ritenuto e continuo a ritenere che le attività di una casa da gioco, che per altro hanno spesso il perimetro più esteso dell’esclusiva attività di gioco, possano rappresentare nel territorio dove sono collocate un valore aggiunto.”

Nel caso specifico del casinò di San Marino, com'è la situazione e quali cambiamenti ci sono nella clientela nel periodo estivo?

“Possiamo senz’altro dire che l’andamento dell'affluenza della clientela è abbastanza costante durante l’intero anno salvo ovviamente le punte date dalle festività natalizie o da ponti o dai fine settimana; vale a dire cioè quando la gente ha più tempo da
spendere. Potremmo forse, parafrasando, dire come 'la vela'. Detto ciò, alcuni cambiamenti sono anche dati dalla natura economica del territorio. Non vi è dubbio che la zona circostante a noi è caratterizzata da una forte 'imprenditoria stagionale' che magari lascia meno spazio, in alcuni periodi dell’anno, per le loro passioni. Però, allo stesso tempo, queste minori presenze possono essere compensate, sempre per effetto della stessa natura economica del nostro territorio da presenze storiche fidelizzate, quali gli stanziali e anche le seconde case a condizione che coltivino
questo tipo di passione.”

Su cosa punta il casinò di San Marino per attrarre e fidelizzare la sua clientela?

“Innanzitutto puntiamo ad avere la migliore offerta di gioco possibile compatibilmente con le norme date. Insomma, se dobbiamo andare 'a vela', le vele devono essere spiegate.
Assieme a questo non può mancare quella che può essere definita, con una miriade di dettagli, un’attenzione al cliente per la sua migliore qualità di permanenza all’interno delle sale. Consideriamo questa attenzione come una mission da migliorare tutti i giorni. Tale scelta, in aggiunta e non sostitutiva dell’offerta, diversificata, del gioco, può rispondere a una crescente e asfissiante concorrenza
derivante soprattutto dal canale distributivo del gioco online. È con quest’ultima che siamo costretti a misuraci quotidianamente. Lì pensiamo e contiamo di fare la differenza. Solo 'vela d’altura'”.

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