skin
Menu

Advisory board e Sic del Casinò Venezia, polemica in Comune

04 agosto 2017 - 16:08

Due interpellanze pongono l'attenzione sull'esistenza in vita dell'Advisory board del Casinò di Venezia e sulla possibile sovrapposizione di competente con il Sic.

Scritto da Anna Maria Rengo

I consiglieri comunali veneziani Renzo Scarpa e Ottavio Serena, in due interpellanze, evidenziano le “Problematiche relative alla gestione della società Casinò di Venezia Gioco S.p.A, Advisory board e Servizio Ispettivo Comunale. Perplessità e sovrapposizioni di poteri di controllo”. I consiglieri evidenziano come l'Advisory Board, istituito dall'ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni per gestire la cessione del Casinò ai privati, sia rimasto in vita nonostante la dichiarata volontà della nuova giunta Brugnaro di non privatizzare la Casa da gioco, e sia stato anzi integrato di cinque nuovi componenti, osservando in premessa che “la tensione tra le parti, è particolarmente forte soprattutto sulla questione delle competenze, i ruoli ed il futuro dell'Advisory Board e del Sic. Tra gli effetti di questi attriti, c'è una condanna nei confronti del Comune di Venezia per comportamento antisindacale (avendo sostituito, lo scorso 7 gennraio, ispettori comunali in sciopero Ndr). Organismi con compiti e funzioni diverse, impiegati l'uno a svolgere la funzione dell'altro”.

I consiglieri chiedono dunque al sindaco e all'assessore Michele Zuin di poter affrontare “in apposita commissione” le problematiche sollevate e “per quanto riguarda la citata denuncia per comportamento antisindacale: quanto è costato al Comune (in termini di spese legali, di costi legali, di ore lavoro della struttura affari legali del Comune) e se è stato aperto un procedimento disciplinare contro chi ha sbagliato, se ne è stato tenuto conto nelle valutazioni per la retribuzione variabile”.
Non solo: Scarpa e Serena evidenziano che “la Giunta con propria deliberazione n. 135 del 11/7/2017 si auto-incarica di dare motivazione alla costituzione del Board, alla sua organizzazione e a quella del Sistema Ispettivo Comunale adattando il documento di 'Disciplina del sistema di vigilanza, controlli ed ispezioni sulla gestione della Casa da Gioco ai sensi della Convenzione che regola i rapporti tra Amministrazione Comunale e Casinò di Venezia Gioco S.p.A.' pensato per la privatizzazione della gestione e già allegato alla Deliberazione Giunta Comunale n. 696 del 20/12/2013” ma che “tale riorganizzazione dei 'Controlli in capo al Sic' operata dalla Giunta, risulta incompatibile con il “Regolamento del servizio ispettivo presso "Casinò Municipale" S.p.A.” adottato con deliberazione consiliare n. 222 del 21/10/1996, e modificato con deliberazione Consiliare n. 33 del 17/02/1997 principalmente per quanto previsto nella seconda parte dell’art. 2: 'Il servizio ispettivo svolge la sua attività di controllo in piena autonomia operativa sulla base degli indirizzi e delle linee programmatiche impartite dal Sindaco, ferme restando l'esclusiva titolarità e la responsabilità nelle gestione aziendale della Società "Casinò Municipale'”.
Ritengono dunque che “data la scelta dell’Amministrazione di non procedere all’affidamento della gestione ad un soggetto privato esterno, la costituzione dell’Advisor Board compiuta con la deliberazione n. 135 dell'11/7/2017 non sia più, per l’evidente lontananza delle motivazioni originarie, sostenuta da una adeguata motivazione né giustificata sotto il profilo della indispensabilità e/o opportunità della funzione. Si aggiunga l’ipotesi che il suo inserimento possa essere foriero di possibile confusione di ruoli con altri legittimi organismi aziendali e comunali che rimangono nel pieno esercizio del proprio ruolo e dei propri poteri” e che “sia comunque ingiustificato, perché in nessun modo motivato, il raddoppio dei componenti dell’Advisor Board previsto dalla Dcc n. 19 del 24 maggio 2017 e in nessun modo quantificato nei costi”, invitando dunque sindaco e assessore “a non procedere all’insediamento definitivo di un organismo la cui legittimità risulta dubbia perché viziata dalle considerazioni esplicitate nel presente documento. Li si invita, inoltre, a relazionare in Consiglio Comunale attraverso una specifica riunione di Commissione”.

LA REPLICA DI ZUIN - “Questo è un falso problema. La Casa da gioco non si privatizza e se teniamo in vita l'Adivosy Board è solo perché èun controllo in più che non costa nulla ma che può essere utile in questo momento. Non utilizziamo i nuovi funzionari dell'Advisory per rimpiazzare gli ispettori: nell'ultimo sciopero non l'abbiamo fatto”, spiega a Gioconews.it l'assessore Zuin.
 

Articoli correlati