Beccalossi: 'Sale slot/Vlt sì, casinò no, controsenso italiano'
L'assessore al Territorio della Regione Lombardia evidenzia come i casinò tutelino di più il consumatore rispetto alle sale slot e Vlt.
Milano - “Mi conforta come amministratore trovare conferme scientifiche alla nostra legge, ma mi sconforta come cittadina e come mamma. Il problema non sono solo le slot, ma anche le lotterie e altri giochi che vengono visti come alternativa per cambiare la propria vita. Il gioco patologico è una malattia e per questo è stato inserito nei Lea e su questo si basa la nostra legge. Su questo tema di devono trovare soluzioni comuni senza divisioni politiche. Per noi i 500 metri dai luoghi sensibili sono giusti, come lo sono i vari luoghi sensibili che abbiamo selezionato. Un casinò nuovo non si apre da decenni, ma le sale slot e Vlt sì”.
Lo afferma Viviana Beccalossi, assessore al Territorio di Regione Lombardia, al convegno "Gioco d'azzardo patologico - Gap, dalla neurobiologia sperimentale alla clinica" organizzato dall'Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche a Roma, martedì 4 luglio, nell'ambito del progetto NeuroGap, finanziato dal Dipartimento delle politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, per la creazione di una rete nazionale e istituzionale di ricerca sul gioco d’azzardo patologico e per l’attivazione e la promozione di studi sul gioco d’azzardo nell’ambito delle neuroscienze, delle scienze del comportamento e sociali.