Braga (Pd): 'Ministero del Lavoro convochi tavolo su Campione'
La deputata del Pd Chiara Braga chiede un tavolo ministeriale su Campione d'Italia e che il Viminale si attivi per garantire il proseguimento dell'attività del Casinò.
Si ritiene "opportuno e urgente promuovere l’immediata convocazione di un tavolo di confronto e di trattativa con tutti i soggetti coinvolti, compresi i rappresentanti dei lavoratori, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali per affrontare, per quanto di competenza, l’emergenza occupazionale che si sta profilando nel comune di Campione d’Italia, al fine di salvaguardare i posti di lavoro degli oltre 600 lavoratori della casa da gioco, della scuola materna e dell'ente comunale"? Questo il quesito posto dalla deputata del Pd Chiara Braga in un'interrogazione a risposta scritta al ministro delle Politiche sociali e del lavoro, dell'Interno e dello Sviluppo economico, nella quale chiede anche se il Ministro dell’interno "non ritenga necessario intervenire con la massima urgenza per valutare ogni possibile soluzione riguardo all’affidamento della concessione della casa da gioco, al fine prioritario di consentire il proseguimento dell’attività e assicurare la continuità occupazionale".
LA PREMESSA - In premessa, la deputata ricorda la vicenda: "in data 27 luglio 2018 il tribunale di Como ha dichiarato il fallimento della casinò di Campione s.p.a. a seguito di un’indagine scaturita da una segnalazione per- venuta alla procura di Como nell’anno 2017 dall’attuale sindaco del comune di Campione d’Italia, Roberto Salmoiraghi, allora componente della minoranza consiliare, con la quale si denunciavano i mancati trasferimenti della casa da gioco al comune; la convenzione che regola i rapporti tra il comune di Campione d’Italia, unico socio del Casinò, e la casa da gioco, in forza della concessione rilasciata dal Ministero dell’interno, prevede il trasferimento di risorse in misura pari al 37 percento dei ricavi annui del casinò alle casse comunali; è infatti lo stesso atto costitutivo a stabilire che il casinò di Campione è autorizzato « al fine principale di consentire al Comune di conseguire il pareggio del bilancio »".