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Campione d'Italia, il Pd in Senato: 'Salvini e Tria intervengano'

20 febbraio 2019 - 09:10

Tre senatori del Pd chiedono ai ministri Salvini e Tria di intervenire nella drammatica situazione di Campione d'Italia.

Scritto da Anna Maria Rengo

Anche in Senato si accendono i riflettori sulla drammatica situazione vissuta dall'intera comunità di Campione d'Italia. In un'interrogazione ai ministri dell'Interno Matteo Salvini e a quello dell'Economia Giovanni Tria, i senatori del Pd Laura Garavini, Vito Vattuone e Tatjana Rojc ritengono "doveroso" un loro intervento e chiedono di sapere "quali iniziative urgenti" essi "intendano assumere, ciascuno nell'ambito delle proprie competenze".

LE PREMESSE - Nel ricordare in premessa come sia "nota la particolare situazione del Comune di Campione d'Italia, che si trova geograficamente in territorio svizzero e, di conseguenza, ha condizioni economico-finanziarie del tutto peculiari, ricadendo in una zona considerata area doganale della Confederazione elvetica" e, per dare un'idea della particolarità di tale situazione, che "il Comune di Campione d'Italia deve far fronte con il proprio bilancio anche a spese non riconducibili alle funzioni di un Comune, ma più riferibili a competenze, funzioni e attività statali nonché ai rapporti con la Confederazione elvetica regolati da specifici accordi", i tre senatori evidenziano che proprio in considerazione di tale situazione "il Governo, fin dal 1933, ha autorizzato l'apertura di una casa da gioco con il fine di assicurare al Comune mezzi finanziari adeguati alla situazione".
 
La crisi della casa da gioco (per legge dello Stato, affidata ad una società il cui socio unico è il Comune e sottoposta al controllo dei Ministeri dell'interno e dell'economia e delle finanze) "ha determinato lo stato di dissesto finanziario del Comune di Campione d'Italia con preoccupanti ricadute sociali e occupazionali; il nucleo Carabinieri di Campione d'Italia rappresenta l'unica forza di polizia a competenza generale presente sul territorio e in questi anni è stato chiamato a svolgere compiti impegnativi per quantità e importanza, in ragione, soprattutto, dell'extraterritorialità del Comune e della presenza della casa da gioco; a causa del dissesto finanziario, il Ministero dell'interno ha autorizzato il Comune a revocare, con effetto retroattivo, per il personale statale residente e operante in quel territorio, tra cui figura quello del nucleo Carabinieri, i benefici di cui alla legge n. 425 del 1989".
I senatori ricordano anche che la "dichiarazione di fallimento della casa da gioco, il dissesto finanziario del Comune e la revoca dei benefici indispensabili per un tenore di vita accettabile, dato che la moneta circolante è il franco svizzero, stanno originando un cospicuo contenzioso".
 

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