St. Vincent, Alpe: 'Scelte non condivise, avevamo avvisato'
Il consigliere di Alpe, Albert Chatrian, evidenzia come sulla questione Casinò il gruppo aveva messo in guardia dai rischi di scelte non condivise.
"A nome del gruppo consiliare Alpe VdA, facendomi portavoce dei colleghi Chantal Certan, Patrizia Morelli e Fabrizio Roscio, tengo a condividere un pensiero maturato dopo le ultime note vicissitudini in merito ai finanziamenti pubblici al Casinò" di Saint Vincent. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il consigliere Albert Chatrian, ex assessore alle Finanze e Partecipate nell'ambito della giunta guidata da Pierluigi Marquis. Alpe, scrive Chatrian, tiene "ad esprimere la nostra posizione su alcune scelte. Noi siamo Alpe e portiamo avanti le nostre convinzioni, con coerenza e su dati certi, mettendo al primo posto la salvaguardia dell'Autonomia. Deve essere chiara la nostra posizione in merito". Attraverso dei link di approfondimento, Chatrian spiega "i nostri passi all’interno di questa intricata legislatura, passi coerenti e netti" e ricorda che "riguardo alla questione Casinò", "più volte (...) abbiamo cercato di mettere in guardia sul rischio di certe scelte, da noi mai condivise".
Chatrian riporta dunque alcuni estratti del Consiglio Valle del 7 febbraio 2017: "Alpe si trovava all'opposizione dell'allora giunta Rollandin, in merito alla proposta di legge: "Disposizioni urgenti per il risanamento finanziario della Casino de la Vallée Spa" e il suo intervento in cui chiedeva "di inserire nella relazione che ci sia un chiaro passaggio sulle responsabilità, su chi ha autorizzato la spesa e sulle scelte che sono state fatte”, oltre che "l'investimento che è stato fatto doveva essere fatto così? C'era la necessità di spendere tutti quei soldi?". Alpe, inoltre, aveva "messo in discussione nella sostanza chi ha autorizzato la spesa”.
Chatrian conclude così: "Un ultimo passaggio, doveroso, è un pensiero sulla questione correlata al maxi sequestro che non ci vede coinvolti: Alpe, il sottoscritto e i colleghi del gruppo consiliare non hanno nessun interesse a speculare su una questione che comporta gravi ripercussioni umane e personali ben comprensibili, l'augurio è che i colleghi riescano a giustificare il proprio operato alla magistratura contabile".