Partecipate pubbliche, il governo riordina il sistema
Ecco la bozza di decreto legislativo che approderà il 14 gennaio a Palazzo Chigi: rivisto il sistema delle società partecipate, anche quelle di gestione dei casinò.
Mira all'efficiente “gestione delle partecipazioni pubbliche, alla tutela e alla promozione della concorrenza e del mercato”, nonché “alla razionalizzazione e riduzione della spesa pubblica”, il decreto legislativo sulle società partecipate dagli enti locali (anche quelle di gestione dei quattro casinò italiani dunque) attuativo della riforma Madia e che approda domani, 14 gennaio, in preconsiglio dei ministri, in vista del possibile varo di venerdì.
IL TESTO - Secondo la bozza che Gioconews.ha potuto visionare, “le amministrazioni pubbliche non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere, direttamente o indirettamente, partecipazioni, anche di minoranza, in tali società”.Le partecipazioni regionali sono attribuite alla Presidenza della regione, salvo diversa disposizione di legge della regione titolare delle partecipazioni”, mentre “le partecipazioni di enti locali sono attribuite al sindaco o al presidente o a un loro delegato”.Quanto ai componenti dell'organo amministrativo di società a controllo pubblico, “devono possedere i requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza stabiliti con un decreto del presidente del consiglio dei ministri”. Le amministrazioni pubbliche “valutano, in relazione alle dimensioni e alle caratteristiche organizzative dell'impresa, nonché all'attività svolta, se avvalersi, nell'individuazione di candidati agli incarichi negli organi sociali, del supporto di soggetti specializzati nella ricerca e selezione di personale dirigenziale, anche al fine di una preventiva valutazione e comparazione dei profili pervenuti”.