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Presunti aiuti di Stato a operatore di casinò, Ce avvia procedimento

21 febbraio 2020 - 16:01

La Commissione europea ha avviato un procedimento per presunti aiuti di Stato a favore dell’operatore tedesco di casinò WestSpiel.

Scritto da Anna Maria Rengo

La Commissione europea ha comunicato alla Germania la propria decisione di avviare il procedimento di cui all’articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea in relazione ad alcune delle misure di aiuto concesse dello stato a favore dell'operatore di casinò WestSpiel.

L'AVVIO DELLA VICENDA - La vicenda ha preso inizio con una lettera datata 20 giugno 2017 e con la quale alla Commissione sono pervenuti due reclami presentati da Fachverband Spielhallen e.V. (Fsh) e da un altro denunciante relativi al presunto aiuto di Stato concesso a Westdeutsche Spielbanken GmbH & Co. Kg (WestSpiel) dal Land della Renania settentrionale - Vestfalia (Germania) mediante tre provvedimenti: 1) pagamenti annuali a favore di WestSpiel effettuati dal suo azionista Nrw.Bank dal 2009, a titolo di compensazione delle perdite; 2) assegnazione a WestSpiel di una concessione per la gestione di un quinto casinò a Colonia; 3) conferimento di capitale a WestSpiel per 64,8 milioni di euro nel 2015.

IL CONTESTO - Nella Renania settentrionale - Vestfalia il gioco d’azzardo presso i casinò è disciplinato dallo Spielbankgesetz Nrw. Ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 1, e dell’articolo 3, paragrafo 1, di tale normativa, WestSpiel è l’unica concessionaria di casinò pubblici della Renania settentrionale - Vestfalia. Dal punto di vista fiscale e normativo WestSpiel è soggetta a una tassazione ordinaria sui redditi derivanti dalle attività non correlate al gioco. Per quanto attiene alle attività di gioco invece WestSpiel è esente dalla tassazione ordinaria, ma è soggetta a un regime fiscale specifico (paragrafi 12 e 13 dello Spielbankgesetz NRW). Il paragrafo 14 dello Spielbankgesetz NRW prevede inoltre che WestSpiel trasferisca il 75 % (e in alcuni casi percentuali anche più elevate) dei propri profitti alla Renania settentrionale - Vestfalia («meccanismo di scrematura dei profitti»).
Nel periodo 2009-2013 e nel 2015, a seguito della tassazione degli introiti lordi del gioco d’azzardo a norma dei paragrafi 12 e 13 dello Spielbankgesetz Nrw, WestSpiel ha riportato delle perdite complessive. Per contro, nel 2014 con la vendita di due opere d’arte WestSpiel ha generato un reddito straordinario grazie al quale, in quell’anno, ha riportato un profitto complessivo di circa 86,4 milioni di EUR. Per effetto del meccanismo di scrematura dei profitti di cui al paragrafo 14 dello Spielbankgesetz Nrw, nel 2014 la Renania settentrionale - Vestfalia ha percepito un dividendo del valore di circa 82 milioni di euro.

La restante parte del risultato annuale di WestSpiel (ossia l’utile residuo del 2014 e le perdite riportate negli altri anni nel periodo 2009-2015) è stata accreditata o addebitata in conto capitale a Nrw Bank.

LA POSIZIONE DEI DENUNCIANTI E DELLA GERMANIA - I denuncianti sostengono che tra il 2009 e il 2015 WestSpiel ha ricevuto pagamenti a titolo di compensazione delle perdite per circa 63,6 milioni di EUR da Nrw.Bank (interamente controllata dalla Renania settentrionale - Vestfalia), e ciò comporterebbe un aiuto di Stato incompatibile. La Germania, per contro, sostiene che i risultati annuali negativi di WestSpiel sono imputabili soprattutto al carico fiscale straordinariamente elevato rispetto alla pressione che grava sugli operatori privati, e afferma che le perdite in questione non sono state compensate con alcun pagamento da parte di Nrw.Bank, bensì con il capitale azionario di WestSpiel secondo le disposizioni del diritto societario.

I denuncianti asseriscono inoltre che la Renania settentrionale - Vestfalia ha affidato a WestSpiel una concessione diretta per la gestione di un quinto casinò a Colonia senza una procedura d’appalto, contravvenendo al criterio dell’investitore in un’economia di mercato. I denuncianti sostengono che la Renania settentrionale - Vestfalia avesse già deciso di situare il quinto casinò a Colonia nel 2013, e che WestSpiel avesse già ricevuto la concessione necessaria alla gestione di tale casa da gioco. In proposito la Germania afferma che ad oggi WestSpiel non ha ricevuto la licenza individuale (concessione) necessaria per la gestione del quinto casinò a Colonia e che non è chiaro quando sarà rilasciata tale licenza (concessione) e se e quando sarà aperto un casinò a Colonia. In ogni caso, una concessione come quella prevista per il quinto casinò a Colonia non conferirebbe alcun vantaggio economico.

Quanto al conferimento di capitale di 64,8 milioni di euro nel 2015, i denuncianti indicano che tale importo costituiva un riconferimento parziale degli 82 milioni di euro versati alla Renania settentrionale - Vestfalia nel 2014 per effetto del meccanismo di scrematura dei profitti di cui al paragrafo 14 dello Spielbankgesetz Nrw. Secondo i denuncianti la Renania settentrionale - Vestfalia e Nrw.Bank hanno stipulato un negozio fiduciario per cui Nrw.Bank sarebbe diventata fiduciaria di una tacita partecipazione (in WestSpiel) detenuta dalla Renania settentrionale - Vestfalia. La tacita partecipazione di importo pari a 64,8 milioni di euro si era aggiunta alla partecipazione limitata in WestSpiel già detenuta da Nrw.Bank. I denuncianti asseriscono che il riconferimento di 64,8 milioni di euro ha fornito a WestSpiel capitale fresco che un investitore privato non avrebbe investito, e pertanto le ha fornito un indebito vantaggio.

La Germania ritiene invece che non si possa valutare il rimborso (parziale) dei fondi senza tenere conto della vendita delle due opere d’arte e della precedente scrematura dei profitti. La Germania sostiene che, per garantire il futuro di WestSpiel, nel 2013/2014 è stato sviluppato un concetto globale volto ad assicurare la liquidità e l’adeguatezza patrimoniale fino al termine della concessione attuale, previsto per il 2022, che includeva fra le altre cose un requisito patrimoniale di 64,8 milioni di EUR da realizzare con la vendita di opere d’arte e la conseguente scrematura dei profitti, a norma del paragrafo 14 dello Spielbankgesetz Nrw.

Inoltre, la Germania ritiene che il capitale conferito sia stato messo a disposizione di WestSpiel in condizioni che risulterebbero accettabili per un investitore privato operante in circostanze analoghe in condizioni di mercato normali.

LA VALUTAZIONE SULL'ESISTENZA DI UN AIUTO DI STATO - Per quanto attiene al criterio di selettività di cui all’articolo 107, paragrafo 1, del TFUE, sembra che le tre misure sotto esame siano selettive, dal momento che l’unico beneficiario risulta essere WestSpiel. La Commissione ritiene inoltre che le misure rispondano al criterio della distorsione della concorrenza e di incidenza sugli scambi intraunionali, dal momento che WestSpiel risulta essere in concorrenza con le case da gioco gestite da operatori privati, in particolare per quanto riguarda il gioco d’azzardo con apparecchi automatici, e verosimilmente anche con i casinò online e con gli operatori del gioco d’azzardo online.
Per quanto riguarda i presunti pagamenti a titolo di compensazione delle perdite, sulla base delle indagini preliminari la Commissione allo stadio attuale è del parere che le perdite di WestSpiel siano addebitate in conto capitale a Nrw Bank.

Poiché questa procedura di addebito sembra prevedere un trasferimento di fondi da un conto di Nrw.Bank a WestSpiel, con la finalità di compensare le perdite annue, allo stato attuale la Commissione ritiene che la misura generi un vantaggio ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1, del Tfue. In questo contesto, la Commissione ritiene necessari ulteriori chiarimenti in merito all’assetto giuridico e alla struttura societaria di WestSpiel, nonché ai vari strumenti giuridici attraverso i quali gli azionisti hanno fornito capitale. La Commissione ritiene inoltre opportuno procedere ad ulteriori indagini per verificare se questi (eventuali) trasferimenti comportino l’impiego di risorse statali e se siano imputabili allo Stato tedesco. Per quanto attiene alla Renania settentrionale - Vestfalia, allo stato attuale la Commissione è del parere che il suo operato sia imputabile allo Stato e che presupponga l’impiego di risorse statali.

Per quanto riguarda Nrwr.Bank,, la Commissione osserva che si tratta della banca di promozione della Renania settentrionale - Vestfalia, la cui missione è sostenere il suo proprietario (il Land della Renania settentrionale - Vestfalia) nella realizzazione dei suoi compiti di politica economica e strutturale, e che il Land è garante della Nrw.Bank, che è responsabile dell’adempimento dei suoi obblighi. Gli organi direttivi della Nrw.Bank inoltre sono composti perlopiù da funzionari che rivestono cariche pubbliche. Per questi motivi, allo stato attuale la Commissione ritiene che l’operato di Nrw.Bank sia imputabile allo Stato e implichi un trasferimento di risorse statali.

Per quanto attiene alla presunta concessione per un quinto casinò, sulla base delle informazioni fornite dalle autorità tedesche risulta, contrariamente a quanto asserito dai denuncianti, che WestSpiel non abbia ancora ottenuto la licenza individuale (concessione) necessaria alla gestione del quinto casinò e che non sia stata presa alcuna decisione definitiva sull’effettiva apertura del quinto casinò a Colonia. La licenza quadro di WestSpiel inoltre non definisce le condizioni finanziarie ed economiche per la gestione di un quinto casinò da parte di WestSpiel nella Renania settentrionale - Vestfalia, e si limita ad affermare che i casinò gestiti da WestSpiel sono soggetti alle disposizioni dello Spielbankgesetz Nrw. Per tali motivi la Commissione è del parere che WestSpiel non abbia beneficiato di un vantaggio indebito a seguito di questo provvedimento. La Commissione conclude pertanto che la misura non costituisce un aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1, del Tfue.

Per quanto attiene al presunto conferimento di capitale del 2015, la Commissione è del parere che la misura abbia comportato l’impiego di risorse statali e sarebbe imputabile allo Stato, tenuto conto delle considerazioni sui presunti pagamenti a titolo di compensazione delle perdite. Per quanto riguarda l’esistenza di un vantaggio, la Commissione non condivide la posizione della Germania secondo cui si tratterebbe di un semplice riconferimento parziale dei profitti di WestSpiel, trasferiti in virtù del meccanismo di scrematura dei profitti. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili e nell’attesa che pervengano eventuali commenti sull’argomento, la Commissione allo stato attuale è del parere che il meccanismo di scrematura dei profitti di cui al paragrafo 14 dello Spielbankgesetz Nrw, entrato in vigore nel 2008, sarebbe parte integrante del regime fiscale e normativo specifico dello Spielbankgesetz Nrw.

La Commissione non ritiene inoltre che il meccanismo di scrematura dei profitti di cui al paragrafo 14 dello Spielbankgesetz NRW sia una mera distribuzione automatica degli utili a favore degli azionisti di WestSpiel, come dichiarato dalla Germania.

La Commissione non condivide inoltre la tesi della Germania secondo cui il conferimento di capitale sarebbe conforme al mercato perché la Renania settentrionale - Vestfalia, versando capitale, avrebbe agito come un investitore privato in circostanze analoghe sia in una prospettiva di breve periodo (ossia tenendo conto (soltanto) della vendita delle opere d’arte, della scrematura dei profitti del 2014 e del conferimento di capitale del 2015) sia in un’ottica di lungo periodo (ossia tenendo conto del reddito futuro previsto derivante dalla gestione di WestSpiel). Per quanto riguarda la prospettiva di breve periodo, la Commissione osserva che il meccanismo di scrematura dei profitti non può essere considerato una distribuzione degli utili all’azionista di WestSpiel, ma piuttosto rappresenta un prelievo fiscale, e che la Germania non ha dimostrato che la Renania settentrionale - Vestfalia ha agito in qualità di azionista (indiretto, tramite Nrw.Bank) nello svolgimento di tutte le fasi delle operazioni. Quanto all’ottica di lungo periodo, la Commissione non ritiene che un investitore privato sarebbe stato indotto a conferire capitale per un valore di 64,8 milioni di euro, in particolare dal momento che finora non risultano né una relazione presentata dalla Germania né altri documenti comprovanti l’esistenza di una valutazione ex ante della redditività del capitale versato nel 2015.

LA VALUTAZIONE SULLA COMPATIBILITA' - Poiché i presunti pagamenti a titolo di compensazione delle perdite e il presunto conferimento di capitale nel 2015 sembrano costituire un aiuto di Stato, la Commissione ha valutato se queste misure di aiuto possano considerarsi compatibili con il mercato interno in base alle eccezioni di cui all’articolo 107, paragrafi 2 e 3, del Tfue. Allo stato attuale la Commissione non ha rilevato alcuna indicazione che il caso in oggetto possa rientrare in tali eccezioni, tenuto conto che la Germania non ha avanzato alcuna argomentazione in merito alla compatibilità. Con riferimento alle argomentazioni dei denuncianti relative all’incompatibilità delle misure in oggetto con le norme in materia di aiuti di Stato applicabili agli aiuti per il salvataggio e la ristrutturazione (cfr. Articolo 107, paragrafo 3, lettera c) del Tfue), la Commissione non dispone delle informazioni necessarie per stabilire se WestSpiel possa considerarsi un’impresa in difficoltà e se siano rispettati i requisiti previsti dagli orientamenti della Commissione sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà.

Conformemente all’articolo 16 del regolamento (Ue) 2015/1589 del Consiglio, qualsiasi aiuto illegale può formare oggetto di recupero presso il beneficiario.

 

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