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Società partecipate, Chatrian: 'Puntiamo a pari opportunità'

20 giugno 2017 - 15:51

L'assessore alle Partecipate Albert Chatrian risponde in Consiglio Valle a un'interpellanza sulle società partecipate dalla Regione.

Scritto da Redazione

Nella seduta del Consiglio regionale del 20 giugno 2017, i consiglieri dell'Union Valdôtaine hanno portato all'attenzione dell'Aula l'applicazione della legge regionale n. 20/2016 sulle società partecipate dalla Regione, tra cui figura quella che gestisce il Casinò valdostano.

L'iniziativa trae spunto da un incontro tenutosi nel mese di aprile tra i rappresentanti degli impianti a fune e gli assessori Albert Chatrian e Claudio Restano. "Sono emerse diverse criticità della legge regionale sulla trasparenza delle società partecipate - ha specificato il Vicecapogruppo dell'vV, Aurelio Marguerettaz -, tra cui l'incremento delle incombenze già poste a carico delle società sia dal Codice Civile, sia dalla restante normativa nazionale che possono incidere negativamente sull'efficacia e sull'economicità di azione delle aziende".

Tenuto conto che lo scorso 22 maggio la Giunta regionale ha approvato le linee guida di applicazione della legge, i consiglieri hanno voluto sapere "se con questo atto la situazione sia stata chiarita e siano state superate le criticità evidenziate; ci chiediamo poi se non sia utile modificare una legge che, con il senno di poi, probabilmente in molte parti va nella direzione opposta alla semplificazione; infine, auspichiamo un'audizione degli Assessori competenti in Commissione, congiuntamente con i rappresentanti delle società degli impianti a fune, ad illustrare le criticità rilevate".

L'assessore al bilancio e società partecipate, Albert Chatrian, nella sua risposta, ha evidenziato: "La legge che abbiamo approvato a novembre 2016 è una buona legge, che apre nuovi percorsi di trasparenza per il sistema Valle d'Aosta. Come tutte le leggi, si può modificare e migliorare, ma ritengo che gli articoli 5 (evidenza pubblica per le assunzioni) e n. 7 (trasparenza degli esiti degli affidamenti delle forniture) siano i più importanti. Una delibera di Giunta non può superare le disposizioni di legge, ma può declinare i contenuti: quindi, prima di approvare la delibera applicativa nel mese di maggio, avendo assunto l'impegno di condividere questo atto con la seconda Commissione, sono stato audito in quella sede e i Commissari hanno consigliato delle modifiche all'impianto. Questo è un percorso che è all'inizio, una novità che abbiamo voluto mettere in campo: l'obiettivo è quello di creare trasparenza e pari opportunità di accesso a forniture e servizi e nell'occupazione. Nel mentre, con l'assessore Restano abbiamo fatto il punto della situazione con le società degli impianti a fune: abbiamo discusso anche la legge 20/2016, registrandone le criticità e le sollecitazioni che ci sono state avanzate e la delibera applicativa ha tenuto conto, in parte, delle esigenze rappresentate. In particolare, ci è stato richiesto di non gravare il lavoro delle società, tanto è vero che abbiamo inserito in delibera la soglia dei 5 mila euro per l'inserimento dei dati".

L'assessore ha poi confermato la disponibilità a confrontarsi in Commissione "per non caricare di ulteriore burocrazia gli impianti a fune, così come ha fatto per la delibera applicativa e si è reso disponibile a emendare la legge, se necessario".

LA REPLICA DI MARGUERETTAZ - Il consigliere Marguerettaz, nella replica, ha apprezzato "la disponibilità dell'assessore a confrontarsi in Commissione per emendare la legge",  ma ne ha stigmatizzato "l'arrampicata sui vetri quando parla di una buona legge che, purtroppo, ha aumentato la burocrazia in capo alle società partecipate, con particolare riguardo agli impianti a fune che hanno lamentato l'eccessiva difficoltà nel tenere aperti degli elenchi che non favoriranno le imprese locali e che incrementeranno i carichi di lavoro. L'obiettivo di una norma dovrebbe essere quello di semplificare le procedure a favore degli operatori e non il contrario. Cerchiamo di non inventarci ulteriori regole rispetto a quelle che ci sono già e confrontiamoci in Commissione per cercare di risolvere i problemi delle società".

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